Un nuovo modello di cura prende forma alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: per la prima volta in Italia, i pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione potranno accedere alle terapie medico-nucleari in regime ambulatoriale (day service), senza la necessità di ricovero notturno in ambiente protetto.
A spiegarne il valore è il Dottor Marco Maccauro, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Nucleare dell’Istituto: “Siamo riusciti a creare postazioni per trattamenti in day service. Un grande passo avanti, che ci permette di snellire le liste d’attesa, trattare più pazienti e utilizzare al meglio le risorse disponibili”.
MENO ATTESE, RISPOSTE PIÙ RAPIDE
Fino ad oggi, le terapie medico-nucleari richiedevano almeno una notte di degenza per motivi di radioprotezione.
Grazie a nuove normative, alla presenza di strutture idonee e a un’organizzazione clinica dedicata, sarà ora possibile effettuare il trattamento in giornata, con sei ore di osservazione post-somministrazione e precise indicazioni radioprotezionistiche.
“Partiremo il 22 luglio con i primi tre pazienti. Inizialmente il servizio sarà attivo un giorno a settimana, ma contiamo di estenderlo progressivamente. Nella fase iniziale ci concentriamo sul tumore alla prostata, ma il modello potrà essere applicato anche ad altre neoplasie: pancreas, polmone, mammella, colon, sarcomi”, aggiunge Maccauro.
UN APPROCCIO INTEGRATO E PERSONALIZZATO
Il nuovo percorso terapeutico è frutto della collaborazione tra diverse figure specialistiche: oncologi, medici nucleari, farmacisti, fisici, infermieri e tecnici hanno lavorato insieme per offrire una soluzione efficace, sicura e sostenibile.
Dal mese di aprile, sono già stati presi in carico circa 20 pazienti con tumore alla prostata, ciascuno dei quali affronterà fino a sei cicli di terapia. L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è attualmente l’unico centro in Italia a disporre sia di posti letto per ricovero protetto sia di un day service dedicato alla terapia medico-nucleare oncologica, assicurando così un’assistenza flessibile, calibrata sulle condizioni cliniche del paziente.
“Possiamo offrire cure realmente personalizzate, garantendo sicurezza, qualità e continuità terapeutica – conclude Maccauro –. È un modello organizzativo innovativo che speriamo venga adottato anche in altri centri”.