Il Plasma Ricco di Piastrine, conosciuto anche con il nome di PRP è una sostanza utilizzata per la stimolazione della guarigione sia del tessuto epiteliale che di una lesione. Questa è possibile grazie ad una semplice iniezione all’interno della zona interessata.
Da qualche anno, il PRP viene anche utilizzato all’interno della medicina estetica in cui ha diversi impieghi tra cui il ringiovamento del viso, il contrastare la perdita dei capelli a causa di alopecia androgenetica e quini per la stimolazione della ricrescita.
Cos’è il PRP
Il PRP è un plasma ricco di piastrine autologhe che viene ricavato dal sangue umano. Si tratta di sangue che, dopo essere prelevato dal paziente, viene sottoposto all’azione della centrifuga e refuso poi all’interno dello stesso soggetto. Il PRP è in grado di stimolare la generazione cellulare e riuscire così ad ottenere la guarigione.
Ancora oggi molti sono gli studi che vengono condotti per conoscere a fondo tutti i vantaggi che riesce a portare nei soggetti che lo utilizzano, anche se la sua efficacia è già stata dimostrata sia nel campo estetico che in quello odontoiatrico.
L’efficacia del PRP
Il trattamento fatto con il PRP viene fatto utilizzando cicli di 3 mesi circa e che riesce a raggiungere un risultato che è in grado di portare al soggetto una migliore qualità dei capelli. Il tutto dipende dallo stato di partenza del soggetto che utilizza questo trattamento. Se il paziente soffre di una perdita graduale di capelli, il trattamento con il PRP è l’ideale in quanto la sanazione tricologica utile nel frenare la caduta è perfetta e quindi, alcune volte e utile anche come un’azione preventiva.
Come si applica il PRP
Per evitare fastidi durante l’applicazione, può essere fatta una puntura di anestetico o sulla zona interessata. Questa è a base di lidocaina e non sempre viene fatta sui pazienti in quanto il dolore provocato dall’iniezione del PRP è molto limitato e potrebbe essere semplicemente ricondotto a una piccola sensazione di fastidio durante tutto il trattamento.
Prima di procedere il chirurgo preleva un campione di sangue al paziente che sarà utilizzato poi in laboratorio per riparare il questo plasma ricco di piastrine. Il medico poi avrà il compito di iniettare il dosaggio gusto di PRP nella zona interessata. Solitamente l’intero trattamento può essere svolto in 30 minuti.
Effetti collaterali
Visto che parliamo di un trattamento fatto con le stesse piastrine del paziente, è raro che ci siano infezioni o problemi di rigetto. Però bisogna sapere che, visto che si tratta sempre di una sostanza che si inietta all interno dei tessuti, in casi rari è possibile notare degli effetti collaterali tra cui:
- lesione ai nervi;
- infezioni cutanee;
- dolore sulla zona trattata;
- danno tissutale.
Prima di decidere se sottoporsi o meno a questo tipo di trattamento, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico di fiducia o ad un chirurgo professionista.