Com’è noto, tra gli italiani e le slot machine esiste un feeling di vecchia data. Già nel 2017 secondo i rapporti pubblicati all’epoca, nel nostro Paese si giocavano oltre 49 miliardi di euro con le macchinette mangiasoldi.
Denaro che i nostri connazionali puntavano sia nelle slot da bar che in quelle elettroniche. Con il trascorrere del tempo tuttavia, proprio le seconde sembrano destinate a prendere il sopravvento. Andiamo a vedere il motivo di questa evoluzione.
La crescita delle slot elettroniche
Sino alla fine del passato millennio, le scene relative ai giocatori compulsivi erano norma nei bar disseminati lungo la penisola. Internet era ancora una novità nel nostro Paese e gli smartphone muovevano i primi passi.
La rivoluzione tecnologica ha mutato completamente il quadro nel corso degli ultimi anni tanto che ora è possibile giocare d’azzardo sul web a qualsiasi ora. Per molti giocatori si è trattato di un vero e proprio invito a nozze: se un tempo la chiusura dei bar segnava la fine dei giochi, ora non è più così.
Le slot sono disponibili 24 ore su 24. Le macchinette fisiche, quindi, hanno perso gran parte del loro appeal a favore di quelle messe a disposizione dai casino online. Che hanno avuto il merito di riprodurre fedelmente l’esperienza di gioco reale offrendo, spesso e volentieri, bonus e agevolazioni che nel mondo vero non esistono: sul web è possibile ad esempio giocare con le slot da bar gratis, ecco come si spiega il successo.
Il Covid ha accelerato la tendenza
Una ulteriore accelerazione in tal senso è poi stata impressa dal Covid. Le necessità sanitarie indotte dalla pandemia hanno infatti costretto per lungo tempo gli italiani nelle proprie case: chi ancora giocava con le slot fisiche si è quindi convertito al digitale, innescando una tendenza che non è rientrata neanche con il passare dei mesi.
È infatti lecito supporre che molti di questi giocatori abbiano scoperto i vantaggi derivanti dal gioco online, a partire dalla possibilità di continuare a proprio piacimento, senza dover sottostare alle chiusure delle strutture fisiche. Non è azzardato supporre che molti di questi nuovi utenti decidano di proseguire con il gioco sul web.
Attenzione al gioco compulsivo
Al gioco online ormai da tempo è associato un notevole allarme sociale. Non è raro, infatti, il caso di giocatori travolti da una passione che tende a diventare insana quando il gioco si fa compulsivo. Persone le quali non solo si sono rovinate da un punto di vista finanziario, ma hanno anche assunto comportamenti tali da comportarne l’isolamento sociale.
Si tratta di una vera e propria patologia, nota con il termine di ludopatia, che secondo statistiche risalenti al 2019 colpiva circa 1,3 milioni di italiani, dei quali solo 12mila erano in cura per cercare di guarirne. Per cercare di contrastare il fenomeno, lo Stato italiano subordina la concessione delle licenze da parte dell’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) all’adesione degli operatori ai principi del gioco responsabile. Espresso nella pratica impone ad esempio ai casino online di dare la possibilità al giocatore di autoescludersi dal gioco per un certo periodo di tempo. Resta da capire, però, la sua reale efficacia.