“Una vergogna! Il Senato si appresta a votare l’emendamento che intende prorogare per l’ennesima volta la norma anti-shrinkflation, l’unico articolo positivo della precedente legge sulla concorrenza che doveva entrare in vigore il 1° aprile 2025, poi slittato al 1° ottobre e ora rinviato al 1° luglio 2026, addirittura ben 9 mesi dopo! Uno schifo e un’offesa ai cittadini!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’associazione che ha sollevato il problema presentando i primi esposti contro la shrinkflation all’Antitrust, poi purtroppo archiviati dall’Authority.
“La Commissione deve respingere l’emendamento del relatore al ddl Semplificazione e non farsi intimidire dalle osservazioni assurde dell’Europa. Impedire di prendere il giro il consumatore, ingannandolo sull’aumento del prezzo grazie al mascheramento della riduzione del peso, non solo è una battaglia sacrosanta che dovrebbe vedere uniti tutti i paesi europei, ma non compromette affatto la libera circolazione delle merci, sia perchè sulla confezione di vendita si può anche apporre un’etichetta adesiva senza, quindi, dover rifare la confezione, sia perché la confezione di un prodotto va comunque modificata e rifatta per essere venduta in Italia, considerato che dal 2005 vige l’art. 9 comma 1 del Codice del Consumo che obbliga a scrivere le informazioni destinate ai consumatori in lingua italiana” conclude Dona.










