Avrà Amadeus il compito di leggere il messaggio di Zelensky alla fine della gara tra i big. Un discorso che avverà intorno alle 1.15 di notte.
E’ questo ciò che ha confermato il conduttore durante la conferenza stampa a Sanremo. A seguito dell’esibizione dei primi cinque in classifica, si terrà l’esibizione del gruppo ucraino Antytila.
E’ stato Carlo Fuortes, ad averne parlato, affermando: «Le polemiche sono connaturate al Festival sono state particolari: si è parlato di censura, condizionamenti, condizionamenti sul testo: è tutto assolutamente non fondato. Abbiamo pensato fosse importante ristabilire la verità dei fatti, perché tutto è stato fatto in totale accordo».
In ogni caso l’ ambasciatore ha voluto ringraziare «tutta la squadra della Rai che ha accolto la nostra proposta di leggere il messaggio del nostro presidente, decidendo anche di arricchire l’intervento con un omaggio musicale all’Ucraina. La cultura non può stare fuori dalla politica in tempo di guerra. È una piattaforma in cui possono essere sollevati temi sociali, politici, a volte dolorosi. Ne è testimonianza anche il Festival di Sanremo, che ha sollevato diverse questioni importanti».
«Il palco dell’Ariston è l’occasione di trasmettere la verità e il messaggio di sostegno di cui abbiamo bisogno perché la pace torni sul territorio europeo».
Riguardo al messaggio di Zelensky afferma «Una incredibile opportunità per lanciare un messaggio di unità intorno alla difesa dei principali valori congiunti. Un’opportunità per ringraziare anche tutto il popolo italiano per il sostegno ricevuto fin dai primi giorni della guerra della Russia contro il mio Paese».
Interviene poi anche Stefano Coletta il quale afferma: «Sono qui dal 29 gennaio, è iniziato un lungo colloquio con l’ambasciatore Melnyk che avete ascoltato. Ci sono state numerose conversazioni con me ma spesso anche in viva voce con il direttore artistico, ma fin dall’inizio nei colloqui, da parte prima dei vertici e poi miei con Amadeus, abbiamo spiegato che aspettavamo di sapere in quale forma il presidente Zelensky avrebbe partecipato, fisicamente, in collegamento, in video, in qualunque forma. A un certo punto, mi sembra nel pomeriggio del 2 febbraio, l’ambasciatore mi ha chiamato e mi ha detto che la scelta si stava orientando sull’invio di un testo».
Al che Amadeus risponde: «Ero presente, confermo ogni parola».









