Debutteranno tra ottobre e novembre i quattro spettacoli del cartellone Gradus in scena, che porta in teatro i progetti artistici selezionati nell’ambito del progetto del 2024 Gradus. Passaggi per il nuovo, realizzato da Reggio Parma Festival insieme ai teatri soci.
Venerdì 3 ottobre 2025 alle 20.30 al Teatro Ariosto in Sala Verdi (Reggio Emilia) e domenica 5 ottobre alle 21.00 al Teatro Farnese (Parma) debutterà Ouverture. Ideato dal team composto dagli italiani Gaetano Palermo e Michele Petrosino e dagli italo-argentini Giuliana Kiersz e Fernando Strasnoy, Ouverture è un’opera-performance a cappella per un doppio quintetto di cinque cantanti e cinque tapis roulant. Collocandosi in uno spazio-tempo di soglia, l’opera indaga la tensione performativa che anticipa l’evento, dello spettacolo come della vita. I preparativi e rituali della lirica si intrecciano a quelli della pratica sportiva e del wellness, alla ricerca di un benessere, o di una forma, sempre a venire. Realtà e finzione convergono così nella voce dei cantanti-performer questionando gli orizzonti, le prospettive di fuga e gli sguardi che muovono la contemporaneità.
Ouverture è una coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Festival Verdi / Teatro Regio di Parma
Il cartellone proseguirà giovedì 9 ottobre alle 20.30 al Teatro Due di Parma con L’ultimo amore del Principe Genji, che verrà replicato fino a domenica 12 ottobre. Progetto creato da Marilena Katranidou, è ispirato all’omonimo racconto di Marguerite Yourcenar, tratto dalla raccolta Racconti orientali. La performance è una cerimonia atipica sul ricordare e il dimenticare, un tentativo di mappare i paesaggi mentali del ricordo e di capire come il suono possa evocare ricordi a lungo sepolti. A catturare le complessità del mito del principe Genji e della Signora-del-villaggio-dei-fiori-che-cadono, nella loro lotta per il controllo del destino, è un ensemble di artisti composto da un coro, musicisti e performer. Il risultato è un viaggio nell’arte dell’ascolto nella quale le parole, pur essendo essenziali, trascendono il loro significato per diventare ritmo, struttura e suono, aprendo nuovi mondi e rivelando verità profonde. Il pubblico, a gruppi, è invitato ad intraprendere questo percorso di introspezione, una vera esplorazione a ritroso nella propria memoria attraverso gli spazi, trasformati, del teatro.
L’ultimo amore del Principe Genji è una produzione Fondazione Teatro Due / Teatro Festival Parma.
Venerdì 17 ottobre alle ore 21 al Teatro Farnese di Parma sarà la volta del debutto di 89 Seconds to Midnight, del team italiano composto da Maria Vincenza Cabizza, Lisa Capaccioli, Daisy Ransom Phillips, Francesca Sgariboldi e Davide Bardi; un’opera contemporanea in cui musica strumentale ed elettronica, voce, teatro e danza si intrecciano per interrogare e illuminare due questioni urgenti e, oggi, altamente dibattute: la mancanza di cura e l’elusione della responsabilità. Quest’opera racconta un mondo in crisi: un paesaggio arido, senza acqua e senza speranza. In questo scenario una madre e suo figlio sono quasi giunti alla fine di un lungo viaggio. Stanno portando a termine un rituale: la madre, ormai troppo vecchia per essere un membro produttivo della comunità, verrà abbandonata sulla montagna più alta affinché muoia da sola. L’ultima notte, mentre il figlio dorme, la madre viene sorpresa da tre figure femminili dalle sembianze arcaiche che conoscono esattamente ciò che la attende. Il loro linguaggio è enigmatico ed evoca, al tempo stesso, una profezia e una scelta. Allo scoccare della mezzanotte, madre e figlio affronteranno il loro destino.
89 Seconds to Midnight è una produzione Festival Verdi / Fondazione Teatro Regio di Parma.
La programmazione di Gradus in scena proseguirà a novembre con il debutto di Il sole s’era levato al suo colmo, domenica 9 novembre alle 18.00 al Teatro Municipale Valli (Reggio Emilia). Ideato da un collettivo artistico romeno composto da Alexandra Budianu, Mihai Codrea & Sanziana Dobrovicescu, Daniel Gavrila, Ioana Nițulescu e Lars Tuchel e liberamente ispirato al capolavoro letterario Le Onde di Virginia Woolf, tra soliloqui, dialoghi ed episodi, prendono vita i protagonisti del romanzo: Bernard, Susan, Rhoda, Neville, Jinny, Louis e l’enigmatica figura, nel testo solamente citata, di Percival. Lo spettacolo intreccia suono e immagini in una struttura immersiva e avvolgente, in cui musica e scenografia si compenetrano reciprocamente. La grande scena – amplificata e funzionante come uno strumento musicale – circonda il pubblico, che si ritrova immerso in un’esperienza sensoriale totale. Il suono proviene da tutte le direzioni e angolazioni possibili, creando una fruizione dello spettacolo davvero unica e coinvolgente.
Il sole s’era levato al suo colmo è una produzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Gradus in scena è la fine di un percorso, nato con Gradus. Passaggi per il nuovo, rivolto alle nuove generazioni di artisti e al loro lavoro di creazione con lo scopo di favorire e stimolare un passaggio/scambio intergenerazionale di saperi che sia di impulso alla consapevolezza creativa delle nuove leve dello spettacolo dal vivo: a giugno, settembre e dicembre dello scorso anno, Fondazione Teatro Due, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Regio di Parma hanno accolto i professionisti under 35, selezionati nella primavera 2024 tramite una open call, per accompagnarli in un percorso di approfondimento, formazione e ideazione sia con importanti esponenti della scena teatrale nazionale e internazionale sia con studiosi, accademici e intellettuali.
A questo percorso è dedicato il volume Gradus. Passaggi per il nuovo, a cura di Florian Borchmeyer, che sarà pubblicato a ottobre per i tipi di Nuova Editrice Berti.
Fondato nel 2001 da una legge dello Stato con una formula di collaborazione territoriale senza precedenti in Italia, il Reggio Parma Festival è un’associazione composta da cinque soci: il Comune di Parma, il Comune di Reggio Emilia, la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, la Fondazione Teatro Due e la Fondazione Teatro Regio di Parma. Suo obiettivo statutario è la costruzione di un’offerta culturale di alto livello capace di promuovere le alte capacità produttive del territorio di Reggio Emilia e Parma in una prospettiva nazionale e internazionale.








