Il 23 marzo del 2009 moriva improvvisamente e prematuramente il giornalista Domenico Di Meglio. Personalmente gli sarò sempre grato per avermi spronato, sin da giovanissimo, a scrivere sui suoi giornali. E lo ha fatto sino agli ultimi giorni della sua vita pubblicando puntualmente ogni mio scritto senza mai modificarli di una sola virgola. Volle fortemente la mia iscrizione all’Ordine dei Giornalisti e nel 2007, due anni prima della dipartita, mi premiò come migliore giornalista dell’anno dopo che attraverso un suo scritto affermò che i miei servizi giornalistici erano degni delle migliori televisioni nazionali. Pensate che onore per me, giornalista televisivo autodidatta, ricevere un tale complimento dal decano dei giornalisti locali che in Italia, attraverso la fondazione de Il Golfo, diede vita alla nascita dei quotidiani cosiddetti a diffusione mirata, che coprivano cioè l’informazione nei piccoli centri e nei piccoli comuni. Anzi, possiamo dire che col cartaceo è stato l’antesignano del moderno web se pensiamo che attualmente molti siti internet di informazione sono circoscritti alle notizie dei territori dove vengono editi. Quello che Domenico Di Meglio fece miracolosamente col cartaceo, oggi con un click e senza spese lo si fa coi siti internet e coi social. Caro Domenico, grazie infinite per le lezioni di giornalismo controcorrente che ci hai dato e per gli attestati di stima che continuamente esprimevi nei confronti miei e di mio padre, nonostante le opposte idee politiche. Seppur virtualmente, ti abbraccio forte amico mio.