Il periodo che stiamo vivendo, con la pandemia e le restrizioni, hanno accelerato la percezione comune relativa al Web e all’importanza della presenza in questo mondo per le aziende: ora tutti abbiamo ben chiaro che il futuro è questo, anzi probabilmente l’evoluzione continuerà ancora! Essere presenti sul web vuol dire avere un sito web, essere ben posizionati sui motori di ricerca, presidiare i canali social, utilizzare la newsletter, fare pubblicità online. Oggi parleremo di una delle figure coinvolte e dell’investimento necessario per presidiare i canali social: chi è e quanto costa un Social Media Manager?
Social Media Manager: chi è e cosa fa?
Innanzitutto proviamo a tracciare una sorta di identikit che ci aiuti a capire chi è, cosa fa, quali sono le competenze, i suoi obiettivi, i suoi compiti e infine anche quanto costa un Social Media Manager.
Il Social Media Manager è quel professionista che si occupa di Social Media Marketing. Chiaramente, non basta smanettare sui social per definirsi tale. Anzi, il contrario! Il Social Media Manager svolge un compito molto complesso e deve possedere tante competenze trasversali per poterlo svolgere al meglio: realizzare le pagine aziendali, decidere quali social presidiare in base al pubblico, creare tutto ciò che ruota intorno alla pagina (la community, per capirci), creare un piano editoriale e un calendario editoriale, realizzare i testi e la grafica dei post, moderare i commenti, analizzare dati che aiutino ad ottimizzare la strategia e potremmo continuare ancora a lungo. La verità è che questa figura deve essere molto versatile e incline all’aggiornamento continuo perchè il mondo dei social viaggia ad una velocità allucinante, con novità, nuove regole e modifiche dell’algoritmo che regola i canali social. Ecco perchè la gestione dei social non si può improvvisare.
Freelance, Web Agency o figura interna?
Avere una figura interna che si occupi di Social Media Marketing sarebbe l’ideale ma è veramente troppo, troppo esoso. Chiaramente una figura interna garantirebbe una conoscenza del Brand senza pari, un legame più stretto con l’azienda e i relativi prodotti/servizi e avrebbe più dimestichezza con i valori aziendali e con il tono della comunicazione. Ma vorrebbe dire avviare un grosso investimento in termini, non tanto di assunzione e stipendio, quanto in formazione continua e in test di strategia.
Un freelance o una Web Agency potrebbero essere un buon compromesso in quanto la formazione è completamente a loro carico, hanno – solitamente – una certa esperienza in diversi mercati e si riesce quindi a contenere i costi. Senza contare che ad un freelance o ad una web agency non vanno pagati i contributi ai fini pensionistici.
Se poi vogliamo fare una distinzione tra Freelance e Web Agency, la risposta su chi scegliere è: “dipende”! Un freelance deve necessariamente avere tutte quelle competenze ed interagire con altre figure come il web master – ad esempio – per installare il pixel di facebook, piuttosto che con un grafico qualora il formato digitale da condividere sui social sia un po’ più particolare. La web agency invece possiede uno staff ampio che copre tutte le mansioni richieste: web master, web designer, grafico, video maker, copywriter, seo specialist, etc. Chiaramente i costi cambiano!
E quindi, quanto costa un social media manager?
Anche qui, la risposta è “dipende”. Un Social Media Manager, in Italia, ha uno stipendio correlato al grado di anzianità e all’azienda per cui lavora: un profilo “Junior” (quindi con meno di 5 anni di esperienza) riceve uno stipendio a partire da 900 € al mese e a salire man mano che si maturano esperienze o si lavora per grandi brand.
Un Social Media Manager Freelance o una Web Agency potrebbero richiedere come compenso tariffe variabili, in base alla mole di lavoro, agli obiettivi o altro, ma non meno di 300 € al mese.
Assodato come la gestione delle pagine social sia essenziale, state pur certi che un investimento di questo tipo porterà sicuramente un ritorno economico, sia in termini di visibilità, di brand authority che di vendita di prodotti/servizi. E i numeri ce lo confermano ogni giorno.










