Nell’ambito della XIV edizione del “Premio Donna 2025”, promosso dalla Federazione Italiana Donne Arte Professioni Affari (FIDAPA) – Distretto Nord Ovest, Sezione di Milano – il Dottor Roberto Agresti, Responsabile della Struttura Semplice di Chirurgia Senologica Integrata presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT), è stato insignito del prestigioso riconoscimento nella categoria He for She.
A motivare il premio è stata Cristina Berretta, Presidente della sezione milanese, che ha evidenziato come “la sua profonda empatia e il modo unico e delicato di accompagnare ogni donna nel percorso di guarigione lo rendano un esempio per i medici e una certezza per le pazienti, a cui lascia gratitudine e speranza”.
FORMAZIONE D’ECCELLENZA E COLLABORAZIONI DI RILIEVO
Formatosi presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Agresti ha iniziato il suo percorso all’INT fin da studente nel lontano 1983.
La collaborazione con figure di spicco come la Dottoressa Maria Ines Colnaghi, rinomata oncologa sperimentale, e il Professor Umberto Veronesi, luminare della ricerca oncologica, ha contribuito a plasmare un approccio clinico che mette al centro la paziente come persona unica e preziosa. “Entrare all’Istituto Nazionale dei Tumori significa non solo lavorare in un centro d’eccellenza, ma condividere un impegno etico e umano, imparando a coniugare rigore tecnico e rispetto profondo per la persona”, spiega Agresti.
RICERCA CLINICA ALL’AVANGUARDIA
Tra le sue pubblicazioni più recenti, spicca uno studio randomizzato con un follow-up di oltre 20 anni sulla omissione della chirurgia ascellare nel tumore al seno.
La ricerca ha confermato che tale approccio è complessivamente equivalente a quello che comprende la chirurgia ascellare nella pianificazione di successive terapie, ma in più ha individuato, in entrambi i gruppi studiati, un sottogruppo per il quale saranno necessari innovativi percorsi terapeutici che vadano oltre i trattamenti standard.
EMPATIA, RISPETTO E CONTINUITÀ DI CURA
Oltre a vantare un numero impressionante di interventi – più di 10.000 su donne di ogni età in oltre 35 anni di carriera – è il rapporto umano con le pazienti a testimoniare il valore profondo del suo lavoro.
Agresti è noto per la sua disponibilità e sensibilità anche al di fuori delle corsie. “Credo in una medicina senza orari. Il cancro non ha pause, essere disponibili è parte della cura”, ha affermato nel suo discorso di ringraziamento.










