“Da Bruxelles porto con me in Italia – ha commentato Esposito, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta e Vicepresidente della FNOFI – nuove idee e una rinnovata consapevolezza: le grandi sfide, richiedono dialogo costruttivo, confronto continuo, visione e assunzione di responsabilità da parte di tutti.”
Nei giorni scorsi Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta e Vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti è stato in visita presso una delle istituzioni simbolo del nostro Continente: il Parlamento Europeo, l’unica assemblea dell’Unione Europea che viene eletta direttamente dai cittadini. Si tratta di un crocevia politico dove quotidianamente si incontrano e si confrontano culture, lingue e visioni politiche diverse espressione di 27 Nazioni e di oltre 400 milioni di cittadini e che vede la presenza di ben 705 parlamentari.
Qui si discute e si legifera su temi fondamentali che toccano la vita quotidiana di tutti gli europei: diritti, ambiente, lavoro, innovazione e sanità.
Tra i vari appuntamenti tenuti, uno dei momenti più importanti ed interessanti della tappa belga di Esposito è stato il meeting di formazione e di informazione che all’interno del Palazzo di Vetro si è tenuto sul funzionamento del Parlamento Europeo e sugli iter legislativi che portano all’approvazione di Leggi e di norme che interessano in maniera diretta il nostro Paese ed i nostri territori. E’ stata un’importante esperienza formativa per Paolo Esposito che ha così commentato il suo viaggio a Bruxelles: “Come fisioterapista, non posso che riflettere sull’importanza di una visione europea del sistema sanità e del pieno riconoscimento del diritto alla salute dei cittadini europei attraverso un sistema sanitario integrato, accessibile a tutti, fortemente basato sulla prevenzione, sulla prossimità e sulla valorizzazione delle competenze professionali. La sfida di sistemi sanitari più sostenibili e più vicini alle persone passa anche da qui, da un’Europa capace di investire in salute pubblica e professioni sanitarie.
Da Bruxelles porto con me in Italia nuove idee e una rinnovata consapevolezza: le grandi sfide, dalle questioni locali a quelle globali passando per quelle nazionali, richiedono dialogo costruttivo, confronto continuo, visione e assunzione di responsabilità da parte di tutti. Proprio ciò che questo luogo, che spesso le popolazioni europee percepiscono distante dalle loro esigenze ed aspettative economiche e sociali, dovrà sempre maggiormente rappresentare.”