Il nuovo film di Ridley Scott, Napoleon, attualmente nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, è al centro di un vortice di critiche e polemiche che coinvolgono sia la stampa francese che gli storici. Le controversie hanno raggiunto il culmine durante la première francese, dove i critici locali hanno espresso disappunto per l’opera del regista britannico.
La stampa francese, attraverso testate come Le Figaro e GQ, ha descritto i personaggi principali come se fossero Barbie e Ken, sottolineando la mancanza di realismo nella rappresentazione della vita di Napoleone e della sua prima moglie Giuseppina. In particolare, il critico Peter Debruge di Variety France ha criticato la mancanza di enfasi sulle scene epiche di guerra, specialità riconosciuta di Ridley Scott.
Anche gli storici hanno alzato la voce, evidenziando inesattezze storiche presenti nel trailer del film. In video diffusi su internet, esperti di Napoleone hanno contestato dettagli sulla vita del leader francese, sottolineando che alcune situazioni rappresentate nel film non hanno riscontro storico. Il regista, però, non ha esitato a rispondere alle critiche degli storici con toni decisamente accesi.
Le risposte di Ridley Scott non sono passate inosservate. Come riportato dal sito di news screenworld, il regista, noto per il suo carattere burbero, ha respinto le critiche accusando gli storici di mancanza di contestualizzazione storica. La sua affermazione provocatoria, “Voi eravate lì? No? Beh, allora chiudete quella cavolo di bocca!”, ha fatto scalpore, evidenziando la sua ferma volontà di difendere la sua visione artistica e narrativa.
In una recente intervista al Sunday Times, Ridley Scott ha nuovamente respinto le critiche, sostenendo che ogni evento storico viene interpretato da molteplici voci nel corso del tempo. Ha enfatizzato la sua intenzione di portare sullo schermo diverse versioni della storia, sia vere che presunte, piuttosto che perseguire la precisione storiografica.
Una delle scene più controverse e discusse del film riguarda l’invasione portata sullo schermo da Ridley Scott. Nel film Napoleone apre un sarcofago contenente un corpo mummificato e saccheggia le reliquie e tutto ciò ha attirato molte critiche per la sua interpretazione fantasiosa della storia.
Anche in questo caso, Ridley Scott ha difeso la scena, sottolineando che Napoleone effettivamente razziò l’Egitto, portando in Francia preziosi manufatti, inclusi gli aghi appartenuti a Cleopatra attualmente esposti a Parigi. Secondo il regista la scena mira a evidenziare il contrasto tra l’espansionismo di Napoleone e il saccheggio culturale derivato da tali campagne.
Altre critiche riguardanti l’inaccuratezza storica della campagna in Egitto sono relative al fatto che nella realtà Napoleone non avrebbe sparato alle piramidi né danneggiato il naso della Sfinge, cosa che invece avviene nel film.
Va detto che il dibattito sulla fedeltà storica nei film non è nuovo per Ridley Scott, che anche in altri film del passato come Le crociate o Robin Hood ha spesso privilegiato la spettacolarità rispetto alla rigidità storica nei suoi progetti cinematografici. Ma d’altronde anche un’altra sua risposta provocatoria di qualche giorno fa, “Fatevi una vita!”, sembra indicare che il regista è perfettamente consapevole delle polemiche e non ha intenzione di scusarsi per la sua interpretazione di Napoleone.
Anche solo per tutta questa situazione che si è creata, Napoleon promette di essere uno degli eventi cinematografici più discussi dell’anno. Se è vero che la critica non ha particolarmente apprezzato, ora starà al pubblico dire la sua. Sarà un successo al botteghino o un flop?