Da qualche anno a Bologna si combatte la diffusione della zanzare tigre col rilascio nell’ambiente di maschi sterili, impedendo così la riproduzione della specie. Un trattamento sperimentale che, afferma il Comune di Bologna, sta dando risultati incoraggianti.
IL PROGETTO
L’impiego del maschio sterile è iniziato a Bologna nel 2019. Si tratta di una tecnica di lotta biologica, spiega il Comune, che colpisce appunto la capacità riproduttiva delle femmine e consiste nel rilascio di maschi sterili (innocui, in quanto si nutrono solo di sostanze zuccherine e non pungono) che accoppiandosi con le femmine le rendono sterili per tutta la vita (le femmine si accoppiano una sola volta), determinando una progressiva riduzione della popolazione. Intanto, in Regione, la consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini suggerisce di “distribuire kit contro la diffusione delle zanzare da utilizzare in aree private”, per il contrasto dei virus che causano la Dengue e la West Nile.
Nel luglio 2025 sono stati identificati, per la prima volta in Italia, dei casi di persone che hanno contratto la febbre Dengue autoctona- sottolinea Castaldini- che non si sono ammalate all’estero, ma la trasmissione del virus è avvenuta da una persona infetta sul territorio regionale”.
I casi sono stati registrati nel Comune di Budrio, nel bolognese. Inoltre, ad oggi sono stati contati 32 casi di persone che hanno contratto il virus West Nile in Italia, di cui uno almeno in Emilia-Romagna, con sette decessi. Castaldini ricorda che Regione e Comuni hanno adottato finora “precauzioni atte al controllo e al contrasto delle arbovirosi”, tra cui l’emanazione di “ordinanze per regolamentare i trattamenti adulticidi e indicazioni per evitare il ristagno di acqua. Ma non sono presenti indicazioni riguardo la distribuzione gratuita alla popolazione di kit per la lotta alla proliferazione”.
Per questo, la consigliera regionale FI chiede alla Giunta de Pascale di impegnarsi in questo senso, insieme ai Comuni e alle Ausl.
Fonte Agenzia Dire







