Il primo corso Asa di Busto Garolfo non solo ha formato nuove figure professionali richieste dal territorio, quasi tutte le partecipanti hanno già trovato lavoro, ma ha anche rappresentato un esempio concreto di come la sinergia tra istituzioni, fondazioni, parrocchia e Caritas, amministrazione comunale e una banca possa generare opportunità di lavoro, inclusione e crescita sociale.
Il progetto, infatti, è stato realizzato con il contributo di pubblico e privato: la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, assieme al Comune e al Fondo Diamo lavoro della Caritas Ambrosiana, la parrocchia di Busto Garolfo e Olcella con la Caritas, hanno finanziato il corso, la Fondazione S. Carlo, si è occupata della selezione e di seguire i partecipanti durante l’anno di formazione. La fondazione Clerici ha tenuto la docenza, mentre la Casa di Cura San Remigio, ha messo a disposizione gli spazi per la scuola e alcuni infermieri come insegnanti, oltre ad ospitare la parte dei tirocini che riguardano le Rsa.
Il percorso ha visto tutte le partecipanti superare l’esame finale, con un risultato che è andato oltre tutte le aspettative. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate anche per sostenere economicamente le partecipanti aveva dato la possibilità di aderire al microcredito per pagare la tassa di iscrizione, opzione scelta da quasi tutte le partecipanti. A fine corso poi ha offerto loro la possibilità di aprire un conto corrente gratuito grazie all’iniziativa “Una donna, un lavoro, un conto”, lanciato dal Corriere della Sera e a cui ha aderito Federcasse per rafforzare l’indipendenza lavorativa e finanziaria delle donne, iDEE Associazione delle Donne del Credito Cooperativo. Il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Solbiati, alla consegna dei diplomi, a cui erano presenti le istituzioni cittadine e rappresentati di tutti gli enti che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto, ha voluto lasciare un messaggio legato al futuro: “Il lavoro dà dignità e il denaro, se gestito con consapevolezza, rappresenta libertà. È con questo spirito che, insieme al diploma, offriamo anche la possibilità di aprire un conto agevolato presso la nostra banca. Le Bcc sono differenti, e il sostegno a iniziative come questa ne è la dimostrazione concreta. Vogliamo costruire rapporti basati sulla relazione e sulla fiducia reciproca, perché crediamo che il valore di una comunità si fondi sul legame tra le persone. Le donne, in particolare, sono portatrici di valori straordinari: la loro forza, la loro visione e la loro capacità di cura rappresentano un patrimonio che intendiamo valorizzare e sostenere”.
L’ex parroco di Busto Garolfo, Don Ambrogio Colombo, presente alla consegna dei diplomi, come uno degli ideatori del corso Asa, ha ricordato come “ha visto nascere nella comunità molti progetti intelligenti negli anni” e ricordando le parole del cardinal Martini ha detto: “La carità deve essere intelligente. Un conto è dare un pesce a un pescatore, un conto è insegnare a pescare”, così che le persone abbiano gli strumenti per camminare da sole nella vita.
Il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi, ha voluto sottolineare la forza della collaborazione dietro a queto progetto: “Tante persone hanno voluto mettersi in gioco per essere utili alla società, così questo progetto ha preso vita. Collaborare per crescere: è questo il concetto che si può applicare a questa esperienza che abbiamo già vinto e che abbiamo vissuto tutti insieme. Come Banca di Credito Cooperativo appoggiamo in tutti i sensi questi tipi di attività perché crediamo fortemente nello sviluppo dei nostri territori e nel benessere delle comunità che li abitano. Dalle piccole cose nascono le grandi cose: questo è il senso più autentico del nostro impegno. Un gesto, una scelta, un’iniziativa condivisa possono diventare semi che germogliano in opportunità concrete per tutti. Questo è un primo passo che abbiamo voluto assieme correre in essere, un segnale che ci dice che la strada intrapresa è quella giusta e che insieme possiamo costruire molto di più. Per me è un onore poter essere parte di questo percorso, vedere la partecipazione viva e la passione delle persone che non si sono tirate indietro, ma hanno scelto di esserci. Vi ringrazio con tutto il mio cuore, perché senza la vostra energia, senza la vostra fiducia e senza la vostra voglia di contribuire, nulla di questo sarebbe stato possibile.”
Un messaggio di incoraggiamento è arrivato da Don Giovanni, il parroco di Busto Garolfo: “Complimenti a tutte. La mia presenza qui oggi è gratitudine incredibile per quello che avete fatto e per cosa assieme siamo riusciti a realizzare, sono sicuro che la collaborazione nata in questa occasione possa dare i suoi frutti anche in futuro”, ha concluso.