Nel panorama immobiliare contemporaneo, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è diventato un documento di fondamentale importanza, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini che si apprestano a vendere, acquistare o affittare un immobile. La sua introduzione ha segnato un passo significativo verso una maggiore consapevolezza energetica e la promozione dell’efficienza nel settore edilizio.
Cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica
L’Attestato di Prestazione Energetica è un documento redatto da un tecnico abilitato e indipendente, denominato “certificatore energetico”, che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio o di una singola unità immobiliare. In termini più semplici, l’APE è una sorta di “carta d’identità energetica” dell’immobile, che ne valuta il consumo di energia necessario per riscaldare, raffrescare, produrre acqua calda sanitaria e, in alcuni casi, ventilare e illuminare gli ambienti.
Il documento classifica l’immobile in una delle dieci classi energetiche esistenti, che vanno dalla classe A4 (la più efficiente) alla classe G (la meno efficiente), attraverso l’assegnazione di un indice di prestazione energetica globale non rinnovabile (EPgl,nren). Oltre alla classe energetica, l’APE fornisce una serie di informazioni dettagliate, tra cui la qualità dell’involucro edilizio (pareti, tetto, serramenti), l’efficienza degli impianti di climatizzazione, la presenza di fonti energetiche rinnovabili e i suggerimenti per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
A cosa serve l’APE?
L’utilità dell’APE si manifesta su più fronti. In primo luogo, funge da strumento di informazione e consapevolezza per i cittadini: prima dell’introduzione dell’APE, l’efficienza energetica di un immobile era spesso un aspetto trascurato o di difficile valutazione. Oggi, grazie a questo documento, acquirenti e affittuari possono avere un quadro chiaro dei consumi energetici e, di conseguenza, delle spese future legate al riscaldamento, al raffrescamento e alla produzione di acqua calda.
In secondo luogo, l’APE è un potente incentivo al miglioramento dell’efficienza energetica. Le raccomandazioni contenute nel documento indicano interventi specifici che, se attuati, possono portare a una riduzione significativa dei consumi e a un miglioramento della classe energetica. Questo non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale degli edifici, ma aumenta anche il valore commerciale dell’immobile sul mercato, rendendolo più attraente per i potenziali acquirenti.
La disciplina dell’APE negli atti di compravendita immobiliare
La normativa italiana ha reso l’APE un elemento imprescindibile negli atti di compravendita immobiliare, conferendogli un ruolo cruciale nella tutela del consumatore e nella trasparenza del mercato. Le disposizioni normative, principalmente il Decreto Legislativo n. 192/2005 e successive modifiche e integrazioni (in particolare il D.L. 63/2013, convertito con modificazioni dalla L. 90/2013), definiscono in modo chiaro gli obblighi e le sanzioni relative all’APE.
- L’obbligo principale riguarda la produzione dell’APE in caso di trasferimento della proprietà di immobili a titolo oneroso (compravendite, permute, ecc.) o a titolo gratuito (donazioni) e in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni importanti.
- In sede di compravendita, la legge impone che l’APE sia allegato all’atto notarile. Questo significa che il notaio, prima di rogitare, deve verificare la presenza dell’Attestato e che lo stesso sia stato redatto in conformità alle norme. La mancata allegazione dell’APE all’atto di compravendita rende l’atto nullo, a meno che non si tratti di un’omissione formale sanabile.
- Oltre all’allegazione, la normativa prevede che nell’atto di compravendita sia inserita una specifica clausola con la quale l’acquirente dichiara di aver ricevuto e preso visione dell’APE dell’immobile. Questa clausola ha lo scopo di tutelare l’acquirente, garantendogli di essere pienamente informato sulle caratteristiche energetiche dell’immobile che sta acquistando. È un riconoscimento esplicito da parte dell’acquirente di aver avuto accesso a tutte le informazioni energetiche rilevanti.
Validità dell’APE
L’APE ha una validità massima di 10 anni a partire dalla data di emissione. Tuttavia, la sua validità è subordinata al rispetto delle prescrizioni di controllo della qualità dell’efficienza energetica degli impianti termici, come ad esempio le verifiche periodiche della caldaia.
La normativa prevede sanzioni pecuniarie significative per il proprietario che non ottemperi all’obbligo di dotare l’immobile di APE o che non lo alleghi all’atto di compravendita. Tali sanzioni sono commisurate all’entità della violazione e sono finalizzate a garantire il rispetto delle disposizioni in materia di certificazione energetica









