La capretta vive allo stato brado, senza dover sottostare al volere e ai comandi di nessun pastore. Ha scelto come oasi di libertà dove stazionare, il promontorio di Punta Imperatore da dove raggiunge gli scogli a mare attraversando un pericolosissimo dirupo. E il pescatore isolano Domenico Schiano va a trovarla quasi tutti i giorni, per sincerarsi delle sue condizioni di salute e salutarla.
Quella che vi stiamo per raccontare sembra una storia d’altri tempi, e cioè riferita ai secoli scorsi quando l’economia dell’isola d’Ischia si basava sulla pesca, sull’agricoltura e sulla pastorizia e quindi sulle colline isolane era facile imbattersi in mandrie di pecore e capre che pascolavano. Si tratta di una storia a dir poco romantica e sicuramente fuori dal tempo che viviamo però nel 2025, ai giorni nostri. A Forio, stupendo comune dell’isola d’Ischia, da circa due anni a questa parte sul promontorio di Punta Imperatore si aggira una capretta che vive allo stato brado, senza padroni, senza dover sottostare al volere e ai comandi di nessun pastore. Vive felice e spensierata nella libertà più assoluta.
Ovino intelligente e vivace, è un’ottima arrampicatrice e mette i brividi vederla scendere con estrema facilità lungo il costone che a strapiombo dal Faro giunge sugli scogli della Baia di Citara nel punto in cui ogni sera si possono osservare tramonti a dir poco spettacolari.
Qui, sugli scogli, la capretta viene raggiunta quasi quotidianamente dal pescatore e Guardia Zoofila, Domenico Schiano, con cui Citarella ha instaurato un bellissimo rapporto di amicizia. Nonostante sia spesso tra i bagnanti, Citarella è diffidente e difficilmente si lascia avvicinare dalle persone, mentre da Domenico si lascia sempre accarezzare.
Domenico ci ha raccontato il suo speciale rapporto di amicizia con Citerella. “Sono circa due anni che ho questo rapporto di amicizia con Citarella – ha dichiarato Domenico – e quasi tutti i giorni mi preoccupo delle sue condizioni. Se non posso andare in loco, la scorgo da lontano perché abitando in zona vedo questa macchiolina bianca che si aggira nei piccoli boschetti di Punta Imperatore.”
Infine Domenico, ha voluto sottolineare che non bisogna avvicinarsi troppo a Citarella onde evitare che possa spaventarsi, scappare e scivolare.
“L’appello importante che vorrei fare – ha affermato Domenico – è che lei non ha bisogno di nulla. Ha bisogno di essere controllata, ma non ha assolutamente bisogno di cibo, soprattutto del pane che potrebbe fargli male. Se si lascia avvicinare va bene, ma non bisogna mai seguirla perché altrimenti potrebbe avere paura e cadere e farsi male o addirittura morire. Per sopravvivere ha a sua disposizione i verdi pascoli e non necessita di altro.”
Di Gennaro Savio