In una mossa sorprendente, il governo ucraino ha deciso di sospendere Herman Galushchenko dal suo ruolo di ministro della Giustizia in seguito a un’inchiesta sulla presunta corruzione all’interno di Energoatom, l’ente statale per l’energia nucleare. La notizia è stata annunciata dalla premier Yulia Svyridenko durante una riunione straordinaria dell’esecutivo, che si è tenuta questa mattina a Kiev.
Svyridenko ha dichiarato ai media locali: “Abbiamo optato per la sospensione di Galushchenko affinché possa affrontare le indagini senza pressioni e mantenere l’integrità dell’istituzione”. La decisione arriva in un momento critico per l’Ucraina, già sotto pressione a causa del conflitto con la Russia e delle necessità di riforma interna.
Durante la sua sospensione, le funzioni ministeriali saranno assunte da Liudmyla Sugak, attuale viceministra per l’integrazione europea. Sugak avrà il compito di garantire la continuità delle operazioni ministeriali e di gestire eventuali questioni legali che potrebbero emergere durante questo periodo.
Herman Galushchenko, che ha ricoperto il ruolo di ministro della Giustizia dal 2021, ha risposto alla notizia affermando che considera la misura come un approccio corretto e civile. Ha dichiarato: “Ritengo giusto essere sospeso fino al termine delle indagini, ma sono determinato a difendermi legalmente e a dimostrare la mia innocenza”.
L’inchiesta su Energoatom ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla trasparenza e alla gestione dei fondi pubblici in Ucraina. Gli osservatori temono che tali scandali possano compromettere ulteriormente la fiducia nelle istituzioni governative, specialmente in un contesto di crisi nazionale.
Con la sospensione di Galushchenko, il governo ucraino sembra voler inviare un chiaro messaggio contro la corruzione e l’illegalità, un tema centrale nelle agende di riforma del paese.










