Secondo l’Istat, nel secondo trimestre 2025 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti dello stesso periodo del 2024.
“Effetto Bce! Il calo dei tassi di interessi dovuto alla politica monetaria espansiva della Bce ha determinato due effetti: ha reso meno onerosi i mutui e più sostenibile per le famiglie acquistare una casa e, quindi, ha fatto salire la domanda di abitazioni e conseguentemente i loro prezzi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Se l’aumento dei prezzi delle case è, perciò, un indicatore positivo di una ripresa del mercato immobiliare, con effetti favorevoli su investimenti e Pil, oltre ad aumentare la ricchezza degli italiani, considerato che i prezzi delle abitazioni già esistenti sono aumentati del 4,5% su base tendenziale, il rischio è che aumenti eccessivi dei prezzi finiscano per vanificare la riduzione del costo dei mutui e la capacità di acquistare case delle famiglie” conclude Dona.










