Secondo i dati Istat resi noti oggi nel 2024 il 29,5% delle famiglie considera peggiorata la propria situazione economica rispetto all’anno precedente, contro il 33,9% del 2023 e il 35,1% del 2022.
“Dati preoccupanti! E’ solo un’illusione ottica il fatto che diminuisca la percentuale di chi considera peggiorata la propria condizione economica rispetto al 2023 o al 2022. Ci mancherebbe altro!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il 2022, infatti, è l’anno dell’invasione dell’Ucraina, delle bollette di luce e gas e dei carburanti che hanno toccato il record storico, dei prezzi alle stelle, dell’inflazione all’8,1%, un picco che non si aveva dal 1985. E’ stato l’anno nero dei consumatori. Sarebbe incredibile se la percentuale di chi ha una situazione peggiorata rispetto a quel periodo salisse ulteriormente. E’ anzi già grave che la situazione peggiori per il 29,5% delle famiglie, quasi un terzo” prosegue Dona,
“Inoltre, il dato allarmante è che aumenta la quota di famiglie che dichiara invariata la propria situazione economica. Invariato non è, infatti, un valore positivo. Vuol dire, ad esempio, che, nonostante il caso della disoccupazione e la riduzione dell’inflazione, chi faceva fatica ad arrivare alla fine del mese nel 2023 continua a essere in difficoltà anche nel 2024. Una pessima notizia! Non per niente, cala rispetto al 2023 la percentuale delle famiglie che valuta adeguate alle proprie esigenze le risorse economiche di cui dispone” conclude Dona.