Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel secondo trimestre 2025 il Pil è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e salito dello 0,4% su base annua.
“Consumi al palo! Si conferma il rischio recessione tecnica, ossia di un Pil negativo anche nel terzo trimestre. A salvarci potranno essere solo i servizi, se vi sarà un buon andamento del turismo durante l’estate. Inoltre, pende come una spada di Damocle il problema dei dazi che, anche se secondo le previsioni del Mef avrà un impatto sul Pil di 0,5 punti nel 2026, in questo contesto di crescita bene che vada asfittica, potrebbe significare il colpo di grazia alla nostra economia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sul Pil.
“Unica magra consolazione è che, vista la previsione del Governo di un aumento del Pil non certo esaltante, +0,6% nel 2025, considerata la crescita acquisita dello 0,5%, l’obiettivo minimale del Governo potrebbe comunque essere raggiunto se per la fine dell’anno vi sarà un lieve recupero” conclude Dona.










