Come fa una campagna pubblicitaria a convincere gli utenti di aver vissuto esperienze che in realtà non hanno mai fatto? Come ha fatto il mondo del web a cambiare il nostro cervello? Nel volume di Giuliano Lombardo “L’interfaccia con il mondo” ci si interroga su quelle che sono le nuove frontiere della percezione partendo da uno studio antropologico e di tipo psicologico fino ad arrivare alle ultime frontiere dell’AI. La metafora del cervello come computer parte dagli studi che riguardano i primi sviluppi di tipo informatico, fino ad arrivare al mondo odierno del web. I sistemi simbolici utilizzati nella tecnologia moderna stanno contribuendo a modificare il nostro comportamento e di conseguenza il nostro modo di essere utenti attivi e consumatori.
Come nasce il termine di intelligenza artificiale
Il concetto stesso di intelligenza artificiale, termine che fece la sua comparsa già nel 1956 per merito di John McCarthy e Marvin Minsky, i cui studi teorici erano volti alla creazione di macchine intelligenti capaci di utilizzare il linguaggio e di agire su stimoli indotti, di conseguenza. Da questo momento in poi ci si interroga circa il ruolo dei robot e delle macchine senzienti fino ad arrivare all’attualità di Alexa e di Amazon Echo. L’intelligenza artificiale viene oggi messa a servizio di svariati campi, da quello medico, alla tecnologia cibernetica, di ricerca e sviluppo, fino a toccare un campo come quello dell’evoluzione nel campo del gaming. Come apparso su diversi articoli durante lo scorso anno, lo sviluppo e l’evoluzione dei videogames di ultima generazione passerebbe tramite il machine learning. Di cosa si tratta precisamente?
Dall’Homo Ludens di Huizinga al concetto di machine learning
Sembra passata un’infinità di tempo da quando nel 1938 Johan Huizinga pubblicò il fondamentale testo Homo Ludens, che mette in risalto il concetto di natura del gioco come base portante delle società umane e di quelle animali. Secondo Huizinga il gioco non è affatto una attività futile, tesi che ben si adatta a giochi di tipo complesso come ad esempio i videogames di ultima generazione. Questo concetto è alla base di giochi sofisticati come gli scacchi o di giochi di abilità che necessitano di conoscenza e pratica come nel caso del poker e delle strategie blackjack, per uno dei giochi di carte più complessi che fanno parte del contesto dei live e digital casinò. Il concetto espresso da Johan Huizinga costituisce la necessaria base di partenza per introdurre il discorso che riguarda la machine learning.
Che cos’è la machine learning?
Per machine learning s’intende la capacità di insegnare alle macchine e ai computer di agire, senza una programmazione capillare e di complessa, con un margine di auto determinazione nello sviluppo degli algoritmi. Questo concetto si sposa bene con i cambiamenti che la mente umana e il nostro cervello sta effettuando da quando utilizza internet e il linguaggio del web. Sempre per tornare alle parole di Giuliano Lombardo, oggi Google ha cambiato la nostra memoria. Possiamo scegliamo cosa memorizzare in base alla reperibilità delle informazioni a cui vorremmo accedere in futuro.
Forward framing e backward framing nel campo del gaming
Pensiamo inoltre all’importanza del forward framing e del backward framing che sono fondamentali non solo per lo sviluppo di software e per la creazione di scene di videogames di genere action, RPG, MMO, ma anche alla base stessa di un pensiero critico e analitico per scrivere una recensione di un film o ancora meglio di una serie tv di grande successo. Si tratta di tecniche che vengono spesso utilizzate nel campo della pubblicità e nel linguaggio della comunicazione di massa, per il semplice effetto di una coscienza precognitiva, che ripete e simula scene reali, immaginazione, sogno e sogno lucido. Concetti che fino a qualche tempo fa erano materiale esclusivo di menti visionarie come quelle di William Gibson, Bruce Sterling e Philip K. Dick, ma che oggi sono alla portata di ogni utente e appassionato di cinema, fumetti e altre arti grafiche e visive. Dietro la realizzazione di un videogioco, di un software o di una app di gioco per smartphone ci sono studi e un lavoro di equipe consistente, dove il processo immediato è quello di nascondere il più possibile i fili. Il gioco, il film, la sala da casinò online, per funzionare deve avere la capacità di far immedesimare il più possibile l’utente in una realtà alternativa appetibile ed esclusiva.