Il ministro Mara Carfagna ha risposto durante il Question time alla Camera dei deputati a una interrogazione riguardante il disegno di legge sull’autonomia, previsto come collegato alla Legge di Bilancio 2022.
La discussione – ha ricordato Carfagna – non riguarda tanto la “doverosa attuazione” dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, quanto piuttosto “modalità e riflessi finanziari e perequativi che da tali modalità discendono, in virtù del principio di necessaria correlazione tra funzioni e risorse”. Un rapporto, quello tra funzioni e risorse, che “risente – ha sottolineato il ministro per il Sud e la Coesione territoriale – della mancata attuazione del decreto legislativo n. 68 del 2011 nella parte relativa alla definizione dei LEP nelle materie dell’assistenza, dell’istruzione e del trasporto pubblico locale“.
Per questo motivo, il ministro Carfagna prevede una istruttoria “complessa e politicamente delicata” del disegno di legge, in merito al quale “nessuna bozza di testo è passata ancora al vaglio dei miei uffici e ovviamente attendo che il Parlamento diventi protagonista di questa discussione e che le necessarie interlocuzioni coinvolgano anche i presidenti delle Regioni meridionali, che non mi risulta sino ad oggi siano stati coinvolti”.
“Il quadro è a mio avviso evidentemente complesso – aggiunge il ministro – e si può reggere solo a determinate condizioni: creare una cornice unica, che tenga insieme i diritti eguali che prescindano dai certificati di nascita o di residenza; la definizione dei LEP e dei fabbisogni standard, che si considera una condizione preliminare e necessaria per arrivare all’approvazione della legge; l’archiviazione del principio della spesa storica, penso per esempio alla salute; le azioni perequative immediate e di sistema e anche il rispetto comunque dell’equilibrio di bilancio”.
Al contrario, nota Carfagna, “parlare adesso al buio di condizioni dell’autonomia, di possibili fondi perequativi orizzontali, di ‘bonus Sud’, di cui leggo sui giornali, o del rapporto di tali possibili iniziative con i LEP non credo sia utile”.
Il ministro conclude quindi: “L’attuazione dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione e le maggiori condizioni di autonomia che ne dovrebbero derivare sono un traguardo politico a cui tutti vogliamo contribuire, ma per portare a termine con successo questo percorso la priorità è quella di evitare ogni contrapposizione tra territori e aree del Paese“.