• Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia: si
registrano oltre 220.000 decessi ogni anno, ovvero 25 persone ogni ora
• Nella regione Lazio si registrano più di 20.000 decessi all’anno per malattie del
sistema circolatorio, le stesse cause che rappresentano il principale motivo di
ricovero
• Il principale fattore modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare è
l’aumento della colesterolemia LDL che, soprattutto in seguito a un evento acuto
(ictus e infarto del miocardio), deve essere adeguatamente controllato
• Anche nella Regione Lazio è prescrivibile inclisiran. Il farmaco di Novartis,
interferendo con l’RNA messaggero, è in grado di ridurre significativamente i livelli
di colesterolemia LDL con due somministrazioni l’anno
Roma, 29 giugno 2023 – Nel Lazio nel 2020 sono stati registrati oltre 20.000 decessi
provocati dalle malattie cardiovascolari, tra cui quelle ischemiche e
cerebrovascolari, che rappresentano il 32% del totale dei decessi1
.
I cittadini laziali che soffrono di dislipidemie sono circa 1 milione2 di cui circa il 40%
è trattato con terapie ipolipemizzanti e il 49% di questi sono pazienti a rischio
cardiovascolare alto e molto alto3
.
La colesterolemia LDL (LDL-C) è il principale fattore modificabile per la riduzione
del rischio cardiovascolare, come dimostrato da decenni di esperienza di studi
clinici che hanno inequivocabilmente evidenziato il suo ruolo causale nel determinare
la malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD)
4,5
. L’aumento della
colesterolemia LDL prolungato nel tempo, infatti, può determinare la formazione della
placca ateromasica nelle arterie, aumentando così il rischio di eventi ischemici
acuti, come l’infarto del miocardio e l’ictus6
.
Nei pazienti che hanno superato uno di questi eventi acuti, la prevenzione
cardiovascolare diventa prioritaria per ridurre il rischio di recidive ischemiche. e
quindi migliorare la loro qualità di vita. La corretta gestione di questi pazienti deve,
quindi, necessariamente mirare a raggiungere i valori i di colesterolemia LDL
raccomandato dalle Linee Guida congiunte della Società Europea di Cardiologia
(ESC) e della Società Europea di Aterosclerosi (EAS) che sono quelli inferiori a 55
mg/dl.
Raggiungere questo obiettivo in molti casi risulta essere non facile: ad esempio nel
Lazio, circa il 62% dei pazienti non controlla adeguatamente i valori della
colesterolemia LDL nonostante le terapie ipolipemizzanti convenzionali7
.
L’armamentario terapeutico per il trattamento dell’ipercolesterolemia si è
ulteriormente arricchito con inclisiran. Il farmaco di Novartis, azienda con una storia di
oltre 30 anni in ambito cardiovascolare, ha ricevuto la rimborsabilità da AIFA lo
scorso ottobre ed è disponibile anche nel Lazio.
Inclisiran è indicato nel trattamento di adulti con ipercolesterolemia primaria
(eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate
da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo).
Inclisiran è prescrivibile in associazione a una statina o ad altre terapie
ipolipemizzanti orali. In sintesi, possono ricevere inclisiran i pazienti che non
rispondono alla terapia tradizionale con farmaci a base di statine e di ezetimibe, o
sono intolleranti agli stessi, oltre che i soggetti affetti da forme gravi di dislipidemia
familiare.
Inclisiran è la prima terapia che si basa sull’impiego della tecnologia del RNA
interferente– small interfering RNA – (siRNA) per la riduzione della colesterolemia
LDL, e rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con
ipercolesterolemia. Grazie al suo meccanismo d’azione, inibisce direttamente la
produzione della proteina PCSK9, aumentando in questo modo la capacità del fegato
di eliminare dal sangue le lipoproteine denominate LDL8
. Questo meccanismo porta
di conseguenza a ridurre fino al 52% i livelli della colesterolemia legata a queste
lipoproteine9
.
Inclisiran viene somministrato ai pazienti da un operatore sanitario. Dopo la prima
iniezione, segue la dose successiva a distanza di 3 mesi e in seguito ogni 6 mesi, per
due volte all’anno.
“Questa molecola è la prima di una nuova classe di farmaci, che consente di
affrontare direttamente la causa principale delle Malattie Cardiovascolari ischemiche,
invece di contenere solo i suoi sintomi. Abbiamo grandi aspettative per questa
innovazione terapeutica che – precisa Furio Colivicchi, Past-President dell’ANMCO
(Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) – riteniamo abbia il potenziale
per superare le sfide dell’aderenza e della persistenza del trattamento. Inclisiran
viene infatti somministrato per via sottocutanea da personale sanitario solo due volte
in un anno. Vi è quindi assoluta certezza della terapia e dei suoi risultati”.
Aiutare questi pazienti a raggiungere i livelli ottimali di colesterolemia LDL e
mantenerli nel tempo è un obiettivo preciso per la Regione Lazio, come quello della
migliore gestione territoriale della patologia cardiovascolare su base
aterosclerotica.
“La gestione delle dislipidemie, compresa l’ipercolesterolemia, è di fondamentale
importanza per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e si rivela essenziale
monitorare e gestire costantemente questi disturbi del metabolismo lipidico. Tuttavia,
ci sono persone che non riescono a raggiungere i livelli di colesterolo LDL
raccomandati nonostante l’impiego delle terapie convenzionali. Per queste persone,
è fondamentale cercare opzioni terapeutiche aggiuntive e inclisiran rappresenta una
promettente opzione terapeutica – conclude Marcello Arca, Past President SISA
(Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi) – per raggiungere i livelli ottimali di
colesterolemia LDL”.
Novartis
Novartis sta interpretando in modo nuovo la medicina allo scopo di migliorare e
prolungare la vita delle persone. Come azienda tra i leader a livello globale nel settore
farmaceutico, utilizziamo tecnologie scientifiche e digitali innovative per creare terapie
trasformative in aree che presentano importanti bisogni medici. Impegnati a scoprire
nuovi farmaci, siamo stabilmente tra le prime aziende al mondo negli investimenti in
ricerca e sviluppo. I prodotti Novartis raggiungono quasi 800 milioni di persone su scala
globale e lavoriamo per individuare modi innovativi per espandere l’accesso ai nostri
trattamenti più recenti. A livello mondiale, circa 108 000 persone di oltre 140 diverse
nazionalità lavorano in Novartis. Ulteriori informazioni su www.novartis.it e
www.novartis.com. @NovartisItalia è anche su Twitter e LinkedIn.
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