Il Comitato permanente della Convenzione di Berna ha votato a favore del declassamento dello status di protezione del lupo, portando la specie da “rigorosamente protetta” a semplicemente “protetta”. Una decisione, tuonano gli ambientalisti, “che va contro il parere degli esperti e della scienza, ci riporta indietro di mezzo secolo e apre una strada pericolosa per il futuro della conservazione della natura in Europa”.
I 50 Stati “parti” della Convenzione sulla conservazione della fauna selvatica e dell’ambiente naturale in Europa (Convenzione di Berna) hanno dato il via libera al declassamento dello status di protezione del lupo, spostando la specie dall’allegato II (specie di fauna rigorosamente protette) all’allegato III (specie di fauna protette) della medesima Convenzione, aprendo di fatto la strada ad una revisione del regime dell’Unione europea in materia di conservazione della natura. Tradotto in parole povere: l’abbattimento dei lupi sarà molto più facile.
La decisione della Convenzione di Berna entrerà in vigore esattamente tra tre mesi, a meno che 1/3 delle Parti della Convenzione di Berna (ovvero 17) non vi si opponga. A quel punto la Commissione europea potrà proporre una modifica dello status di protezione del Lupo nel quadro della Direttiva Habitat che rappresenta il cuore delle politiche dell’Unione europea in materia di conservazione della biodiversità e di tutela dei siti naturali. “Si apre quindi un percorso pericoloso in cui gli interessi di parte e gli approcci ideologici anti-natura potrebbero avviare una revisione generalizzata della normativa europea in materia di conservazione della natura”, stigmatizzano gli ambientalisti.
DONAZZAN (FDI): “PRIMA L’UOMO E IMPRESA, ANTEPOSTI A MERA IDEOLOGIA. IL VENTO STA CAMBIANDO”
“La decisione presa oggi dal Comitato Permanente per la Convenzione di Berna, di declassare la protezione del lupo da rigorosa a semplice, come già indicato nei mesi scorsi in modo formale dal Coreper e in piena sintonia con le nostre istanze politiche a tutela degli abitanti e delle attività economiche della montagna, rappresenta un fatto molto positivo”. Lo dichiara l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan.
“La condivisione ampia, anche dei rappresentanti dei Paesi extraeuropei, dimostra un’esigenza diffusa e comune: l’impresa, le produzioni agroalimentari ma prima ancora l’uomo, la sua sicurezza e i suoi bisogni vanno sempre anteposti alla mera ideologia e da essa difesi. Il vento sta cambiando”, dice Donazzan.
“L’approvazione del declassamento dello stato di protezione del lupo da parte del Comitato permanente della Convenzione di Berna è una grande notizia, frutto di una posizione ampiamente condivisa dell’Unione Europea, che l’Italia, tra le prime Nazioni, ha sollecitato“. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Una decisione che- continua il ministro- sulla base di dati scientifici, permetterà di portare avanti un’attività di razionalizzazione per garantire la specie e le attività produttive che, in molte zone d’Italia, sono state messe in difficoltà”.
“L’allevamento estensivo, il turismo e la stessa sicurezza di animali e persone- sottolinea Lollobrigida- sono ormai da troppo tempo messe in pericolo da una presenza eccessiva di grandi carnivori. Finalmente si torna a ragionare con pragmatismo, superando posizioni ideologiche farneticanti, dannose per l’ambiente e per le attività umane”.
“Auspichiamo si possa ora lavorare rapidamente al fine di garantire la salvaguardia della specie in un quadro di garanzia più ampia per tutte le attività”, conclude il titolare del MASAF
Fonte Agenzia Dire