Continuano a nascondersi dietro la siccità e la magra autunnale, ma la gravissima crisi idrica in Irpinia è dovuta all’incapacità gestionale della Regione Campania, che non ha saputo investire nelle infrastrutture di distribuzione, costituite da reti colabrodo che generano dispersioni significative, riducono l’acqua effettivamente disponibile e rendono quotidiani gli interventi di riparazione.
Lo ha dichiarato l’on. Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Campania.
«In Irpinia siamo al paradosso: tanta acqua esportata, poca a disposizione. È il classico caso del territorio delle sorgenti con i rubinetti a secco: un’area che fornisce risorsa senza trarne beneficio diretto.
L’Irpinia è una delle zone idricamente più ricche del Mezzogiorno, grazie a sorgenti come quelle di Cassano Irpino, Caposele e Montella, che alimentano l’Acquedotto Pugliese (AQP), la principale rete che porta acqua in Puglia.
L’acqua in Irpinia ci sarebbe in abbondanza per tutti — per la Campania, per Napoli e per la Puglia — ma il paradosso è che in Puglia arriva copiosa, mentre sul territorio non ne resta a sufficienza per i pochi abitanti dei tanti piccoli comuni della provincia.
La Regione guidata da De Luca e Fico, per dieci anni, è rimasta a guardare, lasciando che la situazione precipitasse fino al punto di non ritorno, senza attuare un piano strutturale per affrontare le criticità.
Erano disponibili miliardi di euro dei fondi FSC e FESR, ma la Regione Campania non ha saputo utilizzarli.
E non solo: dove sono finite le decine di milioni di euro derivanti dalla convenzione stipulata con la Regione Puglia come ristoro per la cessione dell’acqua che l’Irpinia trasferisce alle popolazioni pugliesi?
Oggi, a Solofra, sono arrivate — come spesso accade anche in altri comuni — le autobotti, uno scenario che ricorda l’Africa più arida.
Non resta che la vergogna per Fico, che pontifica sull’acqua pubblica dimenticando che molte comunità dell’Irpinia oggi non riescono ad approvvigionarsi quotidianamente di acqua potabile», ha concluso Cirielli.










