Con Rest Of Her Life (Choir Version), i Blonde Redhead proseguono il percorso di rilettura di Sit Down for Dinner (2023), presentando un nuovo singolo tratto dal progetto The Shadow of the Guest, in uscita in digitale venerdì 27 giugno. Come nel precedente Before (Choir Version), il Brooklyn Youth Chorus gioca un ruolo centrale, conferendo al brano un’atmosfera onirica e lievemente inquietante.
Lo storico gruppo indie-rock composto da Kazu Makino, Simone e Amedeo Pace, sarà in Italia per due speciali appuntamenti: il 30 giugno al Circolo Magnolia di Milano e il 1 luglio nella cornice del BOnsai festival di Bologna.
The Shadow of the Guest rappresenta una rivisitazione sognante, a tratti inquieta, del loro acclamato lavoro del 2023 Sit Down for Dinner. Molti dei brani originali vengono qui rielaborati e arricchiti, dando vita a un viaggio sonoro nuovo, stratificato e profondamente evocativo. Tra le collaborazioni di rilievo spicca quella con il Brooklyn Youth Chorus, che conferisce un tono Ho scritto questa canzone per il mio cavallo, Harry, appena due giorni dopo la sua scomparsa. Era passato dall’altra parte, lasciando un vuoto profondo. È stata una stagione segnata da molte perdite, per me e per il mondo intero. Ma il Brooklyn Youth Choir ha saputo portare in questa canzone qualcosa di straordinario: vita, speranza, forza. Gliene sono immensamente grata.
A proposito di Rest Of Her Life (Choir Version) Kazu spiega “Ho scritto questa canzone per il mio cavallo, Harry, due giorni dopo la sua scomparsa. È stato un periodo lungo e doloroso di perdite, sia per me che per il mondo intero. Tuttavia, il Brooklyn Youth Chorus ha saputo infondere alla canzone nuova vita, speranza e forza, e di questo gliene sono profondamente grata. Avevo in mente un’idea precisa di come sarebbe dovuta essere la canzone, ma quando li ho sentiti cantare ho capito che non avrei mai potuto chiedere a un gruppo di giovani qualcosa di così potente. In quel momento, è stato come se mi avessero presa per mano e tirata fuori dal fango metaforico in cui mi trovavo”
Ad anticipare l’uscita dell’EP è stato precendentemente pubblicato Before (Choir Version), un’interpretazione eterea ispirata ai mariachi e al brano cult For The Damaged Coda, diventato virale grazie alla serie Rick and Morty. Il brano si distingue anche per una serie di rielaborazioni ambient/ASMR, che amplificano il senso di malinconia e meraviglia. Centrale è il tema dell’innocenza, “Before è stata pensata per un coro,” racconta Kazu Makino, “L’ho scritta per i bambini e dal punto di vista dei bambini. Quando ho incontrato il Brooklyn Youth Chorus, gliel’ho detto subito. Non so se l’abbiano preso alla lettera, ma hanno interpretato la canzone come se fosse loro. È stato davvero toccante”.
A proposito della collaborazione con il coro, aggiunge: “La loro abilità, dedizione e dolcezza mi hanno stupito durante ogni sessione. Anche nei momenti di stanchezza, erano impeccabili. La loro etica del lavoro mi ha profondamente ispirata. Spero un giorno di poter condividere il palco con loro”.
Sit Down for Dinner rappresenta un momento fondamentale nella carriera dei Blonde Redhead, segnando il loro ritorno discografico dopo una lunga pausa. Coniugando sperimentazione e sonorità riconoscibili, l’album ha riaffermato l’identità musicale del gruppo, attirando l’attenzione della critica internazionale. Acclamato per la sua intensità emotiva e la raffinatezza delle sue composizioni, ha ottenuto elogi da testate come Pitchfork, NPR Music, Vogue e molte altre, confermando l’intramontabile rilevanza della band nel panorama musicale contemporaneo. NPR Music ha descritto la loro musica come ‘intensamente emotiva e profondamente coinvolgente’, mentre Bandcamp ha definito Sit Down for Dinner ‘un lavoro orgogliosamente essenziale e toccante, che chiude il terzo decennio della band con una discreta sicurezza e ballate dream pop dal tono melodico e fluttuante’.”
Con The Shadow of the Guest, i Blonde Redhead continuano a esplorare nuove dimensioni espressive, rimanendo fedeli alla loro estetica raffinata e visionaria.
Più di 30 anni di carriera segnati da uno stile inconfondibile, ricercato e in continua evoluzione collaborativa che rifiuta di essere catalogato in un unico genere. Una carriera musicale che continua ad esplorare nuovi territori partendo dal noise rock degli esordi che ha permesso loro di trovare un posto all’interno dell’etichetta Smells Like di Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth (produttore del loro primo disco omonimo), per poi passare dal dream-pop e arrivare a un sound rock elettronico e più sofisticato.