L’Antitrust ha irrogato sanzioni per oltre 500 mila euro nei confronti di società di call center che promuovono la conclusione di contratti nel settore dell’energia e nel settore delle telecomunicazioni.
“Ottima notizia! Una prima parziale vittoria” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, associazione che è parte nel procedimento contro questi call center.
“Finalmente si è mosso qualcosa e anche l’Antitrust è scesa in campo a supporto del Garante della Privacy, invaso dalle segnalazioni dei consumatori. Speriamo, però, che l’Antitrust accolga la nostra segnalazione anche nella parte in cui denunciavamo le ripetute telefonate moleste capitate a un consumatore iscritto al Registro delle opposizioni, contro le quali chiedevamo di applicare per la prima volta l’art. 26, comma 1, lettera c, del D.Lgs. n. 206/2005 che considera aggressiva la pratica di effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni commerciali per telefono” prosegue Dona.
“Inoltre, urge un giro di vite da parte del legislatore. Per questo abbiamo chiesto al Parlamento di modificare il testo della legge annuale sulla concorrenza, ad esempio per togliere valore ai contratti fatti al telefono su luce e gas, per obbligare i call center a usare la numerazione riconoscibile indicata dall’Autorità delle comunicazioni, ossia lo 0844, per prevedere indennizzi per chi riceve chiamate pur essendo iscritto al Registro delle opposizioni” conclude Dona.










