ANCHE L’ORDINE DEI FISIOTERAPISTI DI NAPOLI A TOKYO PER IL CONGRESSO MONDIALE DELLA FISIOTERAPIA

Al Congresso è presente Claudio Iovino, Vicepresidente dell’OFI  Napoli, Avellino, Benevento e Caserta. La denuncia del Prof. Michel D Landry, Presidente della Word Physiotherapy: “C’è chi vuole limitare l’accesso alla fisioterapia.”
Comunicato stampa
In questi giorni in Giappone è in corso di svolgimento il Congresso Mondiale della Fisioterapia 2025 che è stato inaugurato con una spettacolare cerimonia di apertura
Nella capitale nipponica, presso il Tokio International Forum, sono migliaia gli esperti e i leader mondiali del settore che si stanno confrontando sul presente e, soprattutto, su quale dovrà essere lo sviluppo futuro della fisioterapia a livello planetario. Sono ben 145 le sessioni scientifiche presentate, oltre a 1.500 presentazioni di poster ed ePoster.
Tanti sono gli argomenti di rilievo che si stanno trattando tra i quali la fisioterapia di genere, le innovazioni nella riabilitazione clinica dell’Ictus, la teoria ecologica in fisioterapia, la fisioterapia digitale intelligenza artificiale e big data, la fisioterapia pediatrica, la riabilitazione cardiopolmonare in pazienti fragili, e tanti altri fino alla discussione finale sull’implementazione della formazione del fisioterapista entry level con l’attuazione di standard di istruzione globali a livello universitario o nazionale.
A tutti i partecipanti si sta dando la possibilità di visitare le strutture sanitarie giapponesi sia pubbliche che private con seminari clinici che si tengono presso ospedali riabilitativi, centri di riabilitazione e strutture per anziani, mentre presso il centro di eccellenza Fujita Medical Innovation Centre si assiste ad una dimostrazione dei robot medici di ultimissima generazione utilizzati nel reparto di riabilitazione.
Ai nostri microfoni il Professore canadese Michel D Landry, Presidente della Word Physiotherapy ha utilizzato parole durissime sul tentativo di limitare l’accesso alla fisioterapia ai cittadini del mondo.
“Voglio dire alcune parole – ha affermato Landry – sull’accesso ai farmaci e sull’accesso primario alla fisioterapia. In tutto il mondo, penso, siamo sotto attacco. C’è chi preferisce limitare l’accesso alla fisioterapia e limitare la capacità della popolazione di accedere alle nostre cure. Alcune di queste barriere sono artificiali, si basano su altre professioni sanitarie che vogliono limitare l’accesso. Dobbiamo distruggere tutte queste barriere. Siamo in Giappone per il Congresso, quindi possiamo dire che dobbiamo essere “samurai”. Dobbiamo essere in grado di difendere ciò che facciamo e rimuovere tutte le barriere di accesso dai pazienti per ottenere i nostri servizi. Poiché sappiamo che quando i pazienti hanno accesso alla fisioterapia, abbassiamo i costi per il sistema sanitario e miglioriamo i risultati fisici e funzionali. I dati sono chiari,  ora dobbiamo lavorare sodo.” Infine, il Prof. Landry ha voluto salutare tutti i fisioterapisti italiani.
All’importante Congresso mondiale di Tokyo è presente anche Claudio Iovino, Vicepresidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta che dal Paese del Sol Levante ci spiega l’importanza dell’evento rispetto agli argomenti che si stanno trattando.
“E’ un vero piacere essere in questi giorni a Tokyo – ha affermato Iovino –  dove la fisioterapia è al centro di un dibattito internazionale di grandissimo spessore e che vede come protagonisti i massimi esperti ed esponenti della nostra professione.
Poter confrontarsi con realtà professionali provenienti da ogni parte della Terra, oltre ad arricchirti professionalmente ed umanamente, ti fa rendere concretamente conto che noi fisioterapisti apparteniamo ad una famiglia planetaria immensa.
Una famiglia che attraverso i suoi leader mondiali non conosce confini, steccati e divisioni quando si devono assumere decisioni a difesa della professione e a difesa del diritto di tutti i cittadini del mondo a poter accedere alle cure riabilitative e fisioterapiche.
Tra i tanti argomenti affrontati in questa tre giorni ve ne è stato uno di particolare rilievo e che ci vede sensibilmente impegnati anche dentro i nostri confini nazionali ed è quello del First Contact Physiotherapy, ossia la presenza del servizio di fisioterapia nelle cure primarie con competenze di presa in carico diretta del cittadino/paziente con disturbi muscolo-scheletrici, senza necessariamente passare prima per il General Practitioner o Nurse Practitioner, modello già sperimentato nel mondo ed in particolare in Gran Bretagna.
Si tratta di un modello secondo il quale il Fisioterapista (di comunità in Italia) effettua una valutazione specifica e successivamente con i pazienti determina un piano di assistenza o l’invio ad altro professionista sanitario. Può  anche prescrivere ulteriori indagini, tra cui imaging ed ematologia, effettuare iniezioni intra-articolari e prescrivere alcuni farmaci.
Ci sono evidenze scientifiche – ha concluso Claudio Iovino – che provano che i servizi di fisioterapia di primo contatto sono economicamente convenienti, si traducono in alti livelli di soddisfazione dei pazienti e hanno un impatto positivo sull’uso di farmaci prescritti e pertanto se ne auspica una immediata attivazione anche in Italia sotto il nome di Fisioterapia di Comunità. ”
Sul Congresso Mondiale della Fisioterapia è intervenuto anche Paolo Esposito, Presidente dell’OFI Na-Av-Bn-Ce che parla di momento di crescita importantissimo a livello internazionale
“A Tokyo – ha dichiarato Esposito -, la presenza al Congresso mondiale della Fisioterapia 2025 del Vicepresidente Claudio Iovino è motivo di orgoglio per l’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta.
E’ di straordinaria importanza poter essere presenti con un nostro rappresentante dall’altra parte del Pianeta perché in questi giorni i vertici mondiali della fisioterapia sono riuniti per pianificare, dal punto di vista politico e scientifico, il nostro futuro professionale dedicando particolare attenzione quelle che sono le nuove tecnologie e a temi che ci stanno molto a cuore come quello delle  cure primarie e della presa in carico dei pazienti.”