Il sondaggio di Novakid sulle preferenze e le motivazioni dei genitori nella scelta delle attività extrascolastiche rivela che sport e seconda lingua sono al primo posto. Tra le motivazioni, supportare lo sviluppo psicofisico dei propri figli e promuoverne la socializzazione
Italia, 5 Dicembre 2025
Le attività extrascolastiche sono ormai una parte fondamentale della vita dei bambini, con una crescente partecipazione da parte dei genitori nella disponibilità a investire tempo e budget familiare. Un recente sondaggio svolto su un campione di genitori italiani da Novakid, scuola di inglese online che dal 2017 a oggi ha insegnato a oltre 1 milione* di bambini tra i 4 e i 12 anni, ha messo in luce le preferenze e le motivazioni dei genitori italiani nella scelta di queste attività, rivelando alcuni trend interessanti.
1.Lo sport al primo posto
Lo sport risulta essere l’attività extrascolastica più popolare tra i bambini, con l’86% dei bambini che lo praticano regolarmente. Seguono le lingue straniere, scelte dal 50% dei bambini, e le arti, come danza, musica, teatro, che vedono una percentuale di preferenze attorno al 22%. «Questi dati evidenziano un forte interesse per attività che non solo stimolano lo sviluppo fisico, ma anche quello culturale e creativo del bambino» commenta Adrienne Landry, metodologa e responsabile dei programmi didattici della piattaforma educativa Novakid.
- Almeno 2 ore settimanali per le attività dopo la scuola
Per quanto riguarda la quantità di tempo dedicato, secondo le risposte fornite dal campione di genitori intervistato da Novakid, la maggior parte dei bambini (53%) è impegnato dalle 3 alle 4 ore a settimana in attività extrascolastiche. Un buon 23% invece vi si dedica solo 1-2 ore settimanali, il 18% addirittura 5-6 ore e solo il 5% più di 7 ore settimanali. «Sebbene molte famiglie favoriscano l’impegno regolare, è evidente che molti genitori preferiscono non sovraccaricare i figli, mantenendo un equilibrio con il tempo libero» spiega Adrienne Landry.
- Le motivazioni principali: benessere fisico e socialità
Novakid ha chiesto ai genitori di indicare le principali motivazioni che li spingono a iscrivere i bambini alle attività extracurricolari. Al primo posto si posiziona il benessere psicofisico (indicato nel 61% delle risposte), seguito dall’intenzione di favorire la socializzazione del bambino (48% delle risposte) e di coltivare le sue passioni individuali (47%).
«Queste risposte suggeriscono come le attività extrascolastiche per le famiglie siano soprattutto un’opportunità per supportare la crescita del bambino sotto vari aspetti: fisico, mentale e creativo – prosegue l’esperta di Novakid. – Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che le attività pomeridiane, in particolare quelle che coinvolgono il lavoro di squadra, come gli sport, permettono ai bambini di sviluppare capacità di comunicazione, collaborazione e gestione delle emozioni in situazioni di gruppo. Inoltre, la partecipazione a queste attività aiuta i bambini a costruire la propria autostima e fiducia, attraverso il raggiungimento di obiettivi personali e il miglioramento delle proprie abilità».
- Vicinanza da casa e prezzo, tra i principali criteri di valutazione
Entrando nel dettaglio, alla domanda “Che cosa conta di più nella scelta delle attività?”, i genitori tendono a privilegiare gli aspetti pratici e logistici. La vicinanza alla propria residenza o alla scuola è sicuramente il criterio di scelta più importante per il 43% dei genitori che spesso devono destreggiarsi tra gli impegni quotidiani e, appunto, l’esigenza di accompagnare i propri figli alle attività extrascolastiche. Seguono il costo, che influenza il 42% delle decisioni, e la qualità degli istruttori e insegnanti, considerata fondamentale dal 41% dei genitori. «La nostra piattaforma educativa, che permette ai nostri piccoli studenti di seguire lezioni settimanali di 25 minuti, direttamente da casa e in qualsiasi momento della settimana, con insegnanti madrelingua e quasi madrelingua certificati, è strutturata proprio per rispondere alla crescente necessità dei genitori di unire praticità e qualità, evitando fonti di stress e disagio» afferma Adrienne Landry. (Vedi infografica sotto).
- Il passaparola come fonte principale di informazioni
In un’epoca dominata dalla digitalizzazione, sorprendentemente, il passaparola rimane la fonte principale di informazioni per i genitori. Il 59% delle famiglie viene a conoscenza delle varie proposte extrascolastiche attraverso i suggerimenti di amici e familiari, il 48% si informa tramite la scuola e il 44% consulta i siti web. Questo trend conferma l’importanza della rete sociale e della fiducia nelle opinioni altrui quando si tratta di prendere decisioni importanti per i propri figli. (Vedi infografica sotto).
6.Il tempo per giocare e riposare: il giusto equilibrio
Alla domanda “Pensi che il numero di attività extrascolastiche a cui i bambini partecipano fin dalla tenera età lasci loro abbastanza tempo per giocare liberamente e riposarsi?”, la maggior parte dei genitori (90%) ritiene che i bambini abbiano sufficiente tempo libero. Questo dato suggerisce che le famiglie riescono a bilanciare bene impegni e tempo libero, permettendo ai bambini di godere dei benefici di una vita attiva senza rinunciare alla necessaria tranquillità e agli spazi di svago.
«Diversi studi – conferma Adrienne Landry – hanno evidenziato che i bambini che partecipano regolarmente ad attività extrascolastiche imparano a bilanciare gli impegni, sviluppando un maggiore senso di responsabilità e autodisciplina. La strutturazione di una routine pomeridiana, che comprenda anche lo studio e il tempo per sé stessi, aiuta i bambini a organizzarsi in modo efficace con riflessi positivi anche in età adulta» (vedi infografica sotto).
Conclusioni
Dal sondaggio di Novakid è dunque emerso che le attività extrascolastiche sono per molte famiglie un’opportunità per arricchire la vita dei bambini, stimolando sia la crescita fisica che quella creativa. Le scelte sono influenzate da fattori pratici, come la posizione e il prezzo, ma anche da motivazioni più personali ed educative, legate al benessere psicofisico del bambino. Nonostante l’impegno in termini di ore settimanali, infine, le famiglie riescono a mantenere un buon equilibrio, consentendo ai bambini di godere di tempo libero e svago, fondamentali per uno sviluppo sano e sereno. «In futuro, sarà interessante vedere come questi trend evolveranno, con l’auspicio che le attività extrascolastiche continuino a rispondere alle esigenze e ai desideri delle famiglie, senza compromettere il diritto dei bambini a un’infanzia equilibrata» commenta Adrienne Landry.
