Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° ottobre 2025 il prezzo di riferimento del gas per i vulnerabili scende dell’1,2% rispetto a settembre.
“Ottima notizia! Ribasso atipico. Nonostante sia già iniziata la stagione termica nella zona climatica E, ossia in città come Milano, Torino e Bologna, dove i caloriferi sono stati accesi dal 15 ottobre, il prezzo del gas, in controtendenza rispetto al passato, cala. A contribuire il caldo anomalo dovuto al cambiamento climatico, che ha ridotto la domanda di gas, e il prezzo fissato ex post da Arera che ha permesso di non trasferire sul consumatore i costi di copertura del rischio di possibili rialzi. Ora vedremo che succederà a novembre con l’accensione, dal 1° del mese, nelle zone climatiche D (Firenze, Genova…) e da metà mese nella zona C (Napoli, Cagliari, Bari)” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati di Arera.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il -1,2% significa spendere 14 euro (13,64 euro) in meno su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2025 al 30 settembre 2026), nell’ipotesi di prezzi costanti, scende così, per i vulnerabili, a 1158 euro che, sommati ai 575 euro della luce, determinano una spesa complessiva annua pari a 1733 euro.
Se il prezzo del gas scende oggi dell’1,2%, rispetto ai tempi pre-crisi dell’ottobre 2020, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, è oggi superiore del 56,5%, rispetto al picco dell’ottobre 2022 è inferiore di appena il 2,6%, mentre nel confronto con lo scorso anno è più basso del 9,9%.









