Si prepara al debutto la rassegna “Il Gioco Serio del Teatro – Il filo fragile e indispensabile della cultura” con la direzione artistica di Antonello De Rosa, promossa da Scena Teatro Management, con il patrocinio del Comune di Salerno e del Comune di Teggiano.
Grande attesa per il primo appuntamento “Si Salvi chi può” con la regia di Pasquale De Cristofaro, in programma venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 21.00, all’ Auditorium Centro Sociale di Salerno.
In scena un cast straordinario, composto da Rosanna Di Palma, Pasquale De Cristofaro, Antonello de Rosa e Antonio Grimaldi, in uno spettacolo che vuole stimolare una riflessione collettiva. Teatro di parola, di impegno civile, tra cultura e entertainment che si inserisce nella visione che domina la direzione artistica della rassegna teatrale: i corpi dominano lo spazio scenico, portando con sé messaggi di pace o di denuncia sociale contro l’indifferenza, in un viaggio immaginifico nell’universo teatrale, che ripercorre l’urgenza viscerale dell’essere umano di dare senso alla realtà.
“Si salvi chi può” vuol essere una meditazione sul declino dell’Occidente attraverso le drammaturgie della crisi europee del secondo Novecento. Un luogo di riflessione e azione, dove la dolente parola di Christa Wolf si incontra e lotta con l’urticante urlo di Heiner Muller e la non pacificata presenza di Pasolini vibra con il pensiero negativo di Thomas Bernhard.
Proprio a Pier Paolo Pasolini il regista e drammaturgo Pasquale De Cristofaro dedica lo spettacolo, a 50 anni dalla sua morte, avvenuta tra l’1 e il 2 novembre: «Ho lavorato tantissimo negli anni scorsi sulla figura di Pasolini, con numerosi reading. Ci sarà un passo dello spettacolo in cui Pasolini verrà evocato. “Si salvi chi può” è soprattutto una mia riflessione profonda, attraverso la drammaturgia europea, sulla crisi delle democrazie occidentali».
Dopo la caduta del muro di Berlino, la cultura globalista e neo-liberista ha pensato che davvero fosse giunto il tempo della “fine della storia”.
“La democrazia sembrava potersi imporre e finanche esportare. Tutto sbagliato. Nel giro di pochi anni siamo precipitati in un’agonia senza scampo tra lotte, guerre e nuovi ordini mondiali che hanno rimesso tutto in movimento. Ma movimento verso dove? – si legge nelle note di regia – Ecco allora convocati sulla scena gli spettri senza tempo di personaggi che ci faranno toccare con mano la nostra radicale fragilità e, soprattutto, la nostra impotente cecità. Un teatro che recupera la sua originaria e radicale potenza e che ci mette di fronte alla nostra inconcludente arroganza”.
«Emerge l’amarezza, con uno sguardo aperto però su un futuro di speranza – insiste Pasquale De Cristofaro – Le democrazie sono un po’ scolorite, mi sono affidato a Wolf, Muller Thomas Bernhard, Pasolini per raccontarle. Allo stesso tempo è uno spettacolo che celebra il valore dell’amicizia teatrale come senso del teatro, riunendo cari amici come Antonello, Rosanna, Antonio».
Il teatro si caratterizza come luogo di pensiero e di confronto vivo, in cui gli attori propongono e provocano lo spettatore, rendendo vivo lo spazio teatrale: «Il teatro ha una sua necessità, un suo valore. Mi auguro che la gente accolga questa sfida. Io vado a sfidare il pubblico, come faceva Pasolini – insiste De Cristofaro – Vado a provocarlo cercando di instaurare una dialettica vera con la sala. Si Salvi chi può è una riflessione a voce alta, condivisa in uno spazio aperto, pubblico come il teatro che è anche uno spazio politico».
Un’esplosione di arte e di bellezza che torna a Salerno dopo un anno di pausa: «Torniamo per ricominciare ad offrire, come sempre, alla zona orientale di Salerno un appuntamento con la cultura e il teatro, fatto di parola e di riflessione – ricordano il Direttore Artistico Antonello De Rosa e il Direttore organizzativo, Pasquale Petrosino – Un teatro anche di impegno sociale: il primo spettacolo di Pasquale De Cristofaro, infatti, è una denuncia della guerra, di ciò che sta avvenendo nel mondo. Noi apriamo volutamente con questa pièce, perché il teatro ha la funzione di denunciare, di far pensare e di riattivare le menti ormai assopite dall’immediatezza dei social e di ciò che ci circonda. Non siamo più predisposti al pensiero, mentre il teatro ci obbliga al pensiero. È questa la missione di Scena Teatro».
La rassegna “Il Gioco Serio del Teatro” si compone di undici appuntamenti teatrali che si snoderanno da ottobre ad aprile 2025 tra la città di Salerno e il Castello Macchiaroli di Teggiano, per concludersi con la serata d’onore “premio Scena Teatro”: ad arricchire la rassegna anche un’esclusiva sezione “ScenaTeatroLibri”, con la presenza di autori illustri, tra cui Vittoriana Abate, Antonio Lanzetta, Pino Pellegrino, Maria Pagano, Don Massimo Tellan, Gimmella Stefania e Antonio Sepe.
PS. In allegato il programma dell’intero cartellone della stagione teatrale invernale 2025/26