Si è concluso con grande successo il progetto ECO PLUS, promosso dalla Rete ECO – Ecologicamente culturali (composta da Fondazione Ecosistemi, Promo PA Fondazione, A Sud e 4Form) e finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU tramite avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, nell’ambito del PNRR, MISSIONE 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, COMPONENTE 3 – Turismo e cultura 4.0, MISURA 3 – Industrie culturali e creative, INVESTIMENTO 3.3 – “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill” (Azione A I). ECO PLUS mira, insieme a ECO SMART attualmente ancora in corso, a facilitare la transizione ecologica delle organizzazioni culturali pubbliche e private e a tale scopo ha accompagnato operatori e realtà culturali in un percorso di formazione durato oltre un anno, da marzo 2024 ad aprile 2025. Con un’articolazione formativa di quattro edizioni da sessanta ore ciascuna (per un totale di 240 ore di formazione sia online che in presenza, per favorire il networking tra le organizzazioni) il percorso ha offerto un’esperienza completa che ha combinato momenti di formazione teorica con laboratori pratici, workshop tematici, esercitazioni e servizi di affiancamento, con una partecipazione attenta e attiva che ha superato ogni aspettativa. Il progetto ha coinvolto oltre 90 organizzazioni culturali provenienti da tutto il territorio nazionale, tra cui teatri, musei, circoli ARCI, associazioni culturali, centri di produzione e realtà dello spettacolo dal vivo. Per garantire un approccio personalizzato e pratico, ogni edizione ha accolto un massimo di 25 partecipanti, selezionati tra le 123 manifestazioni di interesse ricevute già prima dell’apertura ufficiale delle iscrizioni.
Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi e capofila del progetto, sottolinea: “ECO ha dimostrato che è possibile costruire percorsi formativi altamente qualificati capaci di parlare a tutto il mondo culturale, mettendo al centro la sostenibilità in tutte le sue dimensioni. L’entusiasmo e la partecipazione delle oltre novanta organizzazioni coinvolte sono la prova concreta del bisogno di strumenti operativi e visione strategica che il settore culturale esprime.”
Particolare rilievo ha avuto la straordinaria partecipazione ai laboratori e workshop, cuore pulsante dell’intero progetto. I workshop di approfondimento, tenutisi nel corso del 2024 e dei primi mesi del 2025, hanno esplorato con taglio operativo i principali assi della sostenibilità ambientale: il 27 giugno 2024 si è parlato di “Mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici negli eventi culturali”, il 24 settembre di “Economia circolare negli eventi culturali”, il 19 novembre di “Prevenzione e riduzione dell’inquinamento”, e il 21 gennaio 2025 della “Tutela della biodiversità”. Ugualmente apprezzati sono stati i laboratori pratici, proposti in diverse tappe tra il 2024 e il 2025: il 15 maggio si è discusso di come progettare un’attività culturale sostenibile, il 15 luglio di come mitigare gli impatti ambientali di un evento, il 15 ottobre di come affrontare quelli sociali, mentre il 3 dicembre è stato dedicato alla redazione dei report di sostenibilità. A chiudere il ciclo, un ultimo laboratorio il 4 febbraio 2025 ha offerto strumenti per verificare i requisiti di sostenibilità nei propri eventi. Il progetto ha avuto anche una forte dimensione pubblica e di rete: gli incontri in presenza organizzati in occasione del Forum Compraverde di maggio 2024 e di LuBeC – Lucca Beni Culturali di ottobre 2024 hanno dato visibilità alle esperienze e favorito il confronto a livello nazionale. La creazione della Rete per la Cultura Sostenibile rappresenta oggi uno dei lasciti più preziosi del progetto, offrendo ai partecipanti uno spazio per continuare a dialogare, scambiare buone pratiche e sviluppare nuove progettualità condivise.
“Abbiamo lavorato per coniugare rigore scientifico e praticità, e il riscontro da parte dei partecipanti è stato straordinario, a partire dall’incontro che abbiamo organizzato lo scorso ottobre a LuBeC. In molti casi le conoscenze acquisite sono già state trasformate in azioni concrete e piani di sostenibilità, anche grazie alla presenza attiva della rete nazionale che stiamo costruendo” – aggiunge Francesca Velani, Direttrice di LuBeC e Vicepresidente di Promo PA Fondazione.
Alle già citate attività, si aggiungono i servizi “L’esperto risponde” e gli affiancamenti on the job, che hanno seguito 15 organizzazioni con supporto tecnico personalizzato, per aiutarle a individuare gli impatti generati dai propri eventi culturali e a proporre soluzioni sostenibili in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM). I risultati di PLUS sono chiari: oltre 40.000 contatti generati dalle attività di comunicazione, 25 video formativi realizzati, due canali social dedicati con un forte ritorno in termini di interazioni e visualizzazioni, e una soddisfazione dei partecipanti che ha raggiunto il 94% di feedback positivi, con riconoscimenti diffusi per l’utilità, la qualità e l’organizzazione complessiva del percorso. ECO PLUS lascia in eredità una comunità più consapevole, attrezzata e determinata a fare della sostenibilità un principio guida nell’ideazione, gestione e comunicazione delle attività culturali. Un cammino collettivo che proseguirà forte di nuove competenze, reti e visioni condivise.