Secondo i dati Istat resi noti oggi, a marzo le vendite in valore al dettaglio scendono su base mensile dello 0,5% e del 2,8% su base annua.
“Dati disastrosi! Di male in peggio! Non si salva nessuno! Non c’è un solo dato positivo, né congiunturale né tendenziale, né in valore né in volume. Un crollo che non si spiega con la collocazione diversa della Pasqua, che giustifica solo la caduta delle vendite alimentari su base annua, non certo quella rispetto a febbraio 2025 e men che meno chiarisce il crac delle vendite non alimentari” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In un solo mese, rispetto a febbraio, gli italiani fanno una cura dimagrante da 7 chili in 7 giorni, mangiando in quantità lo 0,9% in meno di cibo. Una dieta a dir poco pericolosa che indica la difficoltà delle famiglie di arrivare a fine mese, visto che riducono la spesa obbligata per eccellenza, visto che tutti abbiamo la pessima abitudine di mangiare” conclude Dona.