Quella del 17 dicembre non è stata una Luna piena qualsiasi. Si è trattato, infatti, della luna più ‘settentrionale’ (ovvero la più alta nel cielo) dal dicembre 2007 ad oggi. E il record di ieri rimarrà tale per i prossimi 18 anni, fino al dicembre del 2042. A spiegarlo è l’astronomo e fotografo Gianluca Masi del Virtual Telescope Project e associato all’Osservatorio astrononomico di Roma INAF-OAR.
Il fenomeno in questione si chiama “lunistizio superiore” ed è una condizione che vede la Luna raggiungere nel corso del suo ciclo mensile la posizione più settentrionale nel cielo rispetto all’equatore celeste (circa 28.8 gradi verso nord). Esiste anche quello inferiore, che avviene quando la luna si trova in corrispondenza del valore minimo possibile (circa 18.1 gradi verso nord o verso sud rispetto all’equatore celeste). L’oscillazione tra questi due estremi avviene all’interno di un ciclo di 18.6 anni, dovuto alla precessione lunare.
LO SCATTO ALL’ALBA
Ieri, in corrispondenza del lunistizio maggiore, la Luna ha raggiunto anche la fase piena, ecco perchè era così speciale. E lo scatto realizzato da Gianluca Masi insieme a Giangiacomo Gandolfi lo dimostrano: la foto è stata realizzata a Roma all’alba del 15 dicembre mentre la Luna era prossima al tramonto, perfettamente allineata con l’asse sistino (l’antica “via Felice” dal nome di Papa Peretti, al secolo Sisto V, oggi Via Depretis, Via Quattro Fontane e Via Sistina), in Roma.
Una condizione, questa, oggetto di uno specifico studio da parte di Gianluca Masi (del Virtual Telescope Project e associato all’INAF-OAR) e di Giangiacomo Gandolfi (dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma) e da essi presentato lo scorso maggio (si veda la parte finale di questa mail). Una visione mirabile, dove si vede anche la formazione del raggio vedere sul bordo superiore della Luna, il cui disco è palesemente deformato dalla rifrazione atmosferica..
Fonte Agenzia Dire