Gestire il rischio alluvione e il pericolo frane, anche prendendo decisioni chiave per la sicurezza del territorio e delle persone, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. È il nuovo progetto del Cineca, per realizzare il quale il consorzio interuniversitario ha firmato un accordo triennale con la società Ex Machina, azienda specializzata del settore. Il software in questione si chiama ‘Airas’, acronimo di Artificial intelligence risk assessment system, e serve come supporto appunto alle decisioni per affrontare le emergenze dovute a eventi climatici estremi. Lo strumento analizza documenti in qualsiasi formato, comprese immagini, grafici e tabelle anche su eventi passati. Poi, attraverso l’intelligenza artificiale, i dati e le informazioni vengono poi interconnessi tra loro per fornire una risposta alle domande dell’utente. Alla base di ‘Airas’ c’è un modello linguistico specializzato sui rischi climatici e ambientali.
“Attraverso la conoscenza dei documenti, delle decisioni e dei danni occorsi in occasione di eventi catastrofali passati- spiega Ex Machina- il modello linguistico alla base di ‘Airas’ suggerisce le azioni più adeguate a ridurre il rischio di danni a persone e infrastrutture. Per ogni azione suggerita, ‘Airas’ confronta il costo di agire con il potenziale danno in caso di mancato intervento”. L’obiettivo del progetto è quindi “aiutare le autorità di protezione del territorio, come i sindaci, a gestire in modo sempre più evoluto le emergenze meteorologiche, in particolare nelle zone a maggior rischio alluvionale e idrogeologico”.
Il software si appoggia sulla piattaforma ‘Cosmo42’, disegnata e realizzata da Ex Machina. L’accordo con Cineca prevede dunque di utilizzare il supercomputer del consorzio per incrementare l’addestramento di ‘Cosmo42’ su nuove aree del territorio nazionale e con maggiori quantità di documenti. Inoltre, per come è costituita, la piattaforma “garantisce un archivio di conoscenza sempre aggiornato sulle circostanze degli eventi climatici estremi”, oltre alla tracciabilità delle fonti. Al termine dell’addestramento si prevede di rilasciare i risultati del progetto ‘Airas’ in open source, ossia con licenza libera, a favore della comunità scientifica e del sistema della ricerca nazionale ed europeo.
Fonte Agenzia Dire