La nostra storia è un poema epico in codice, un cammino tortuoso, una saga senza
paragoni e noi non siamo né la fine, né il fine di quella storia…
Antenati è uno spettacolo legato al progetto La Fabbrica del Mondo, ripercorre
l’evoluzione della nostra specie. Attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni,
con le 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo
africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono.
Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto
e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù.
L’oralità richiede immaginazione, leggerezza e ironia; l’epica chiede gesti, fatti memorabili
ed emozione; il teatro richiede di credere a ciò che si ascolta sapendo che tutto è finzione.
Oralità, epica, teatro e finzione li abbiamo inventati noi, cose inutili che ci piacciono.
Siamo una specie curiosa e fragile, capace di adattarsi al clima per colonizzare gli angoli
più remoti del pianeta. Siamo stati prede e siamo diventati predatori. Abbiamo inventato le
cose, le parole per chiamarle e il modo per articolarle dentro un discorso e le abbiamo
lasciate in eredità ai figli dei figli. Dentro il genoma di ogni individuo ci sono tracce,
informazioni in codice di tutti coloro che lo hanno preceduto.
Nella finzione del teatro seguendo quelle tracce si ricostruiscono i fili dei legami che
permettono di organizzare una stravagante riunione di famiglia: tutti i nonni della storia
chiamati a dar consiglio sul futuro della nostra specie a rischio di estinzione per catastrofici
mutamenti climatici di origine antropica. Il narratore infatti sa di esser la causa dei suoi
mali, si espone al consiglio ma manche al giudizio della specie.
I temi di fondo di Antenati sono l’evoluzione e l’ecologia, ma in chiave epico comica, i fatti
e i problemi del presente si legano ai problemi del passato, colli di bottiglia dell’evoluzione,
difficoltà e pericoli attraversati dai nostri antenati in 200.000 anni.
La nostra è una specie di funamboli: per abitare un pianeta in perenne disequilibrio
servono doti da equilibrista, da domatore, da mago, da clown.
Darwin diceva che il soggetto dell’evoluzione è l’individuo più che la specie e che in ogni
specie le differenze contano quanto le somiglianze. Competizione e collaborazione si
bilanciano in modi sempre diversi, generazione dopo generazione.
Antenati comincia narrando di atomi e batteri e prosegue descrivendo la migrazione
continua di quei nonni poco più che trentenni, il loro arrivo in risposta all’invito e il loro
Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) Teatro Vascello via Giacinto Carini n.78 00152 Roma tel. 065881021 065898031
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comico e commovente tentativo di capire noi, internet e la catasta di meraviglie utili e inutili
di cui ci circondiamo.
Nessuno di noi è solo uno, nessuno è uno solo uno, io sono fili e non dati, fili, fili…
info e biglietti
gruppi di minimo 10 persone 15 euro a biglietto il trascinatore deve acquistare i biglietti per
tutti in un’unica soluzione tramite bonifico o recandosi in biglietteria il giorno prima della
replica. Per prenotare i biglietti inviare una mail
a promozioneteatrovascello@gmail.com o telefonare a 06 5881021, prezzi: intero 25
euro, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati 18 euro, ridotto studenti, ridotto
studenti, scuole di teatro, operatori 15 euro
Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde
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Qui il link alla stagione completa https://www.teatrovascello.it/stagione-teatrale-2022-2023/
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Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro
Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R.
Giovagnoli, 20,00152 Roma
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stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da
Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata
della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal
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