Il sonno è importantissimo per ognuno di noi e la sua mancanza o scarsità può avere effetti molto negativi sul nostro benessere fisico e mentale. Ma quante sono le ore di riposo di cui davvero abbiamo bisogno? La risposta non può essere univoca, in quanto la quantità di ore di sonno è fortemente influenzata da fattori ormonali, stagioni ed altre condizioni soggettive. Tuttavia, possiamo affermare che per un individuo adulto, di età intorno ai 40 anni, il giusto numero di ore di riposo sia compreso tra sette e nove. A qualcuno ne basteranno sette, mentre altri partiranno in periodi in cui dormire per nove ore risulta impossibile. In ogni caso, scendere sotto il proprio limite personale di ore di sonno, comporta disagi evidenti che vanno dai problemi di concentrazione, alla compromissione dell‘umore, fino all’indebolimento del sistema immunitario e all’aumento del rischio per malattie metaboliche e cardiovascolari.Ecco perchè, se l’insonnia è un problema frequente che colpisce molte persone, non bisogna accettarla in modo passivo, lasciando che il suo cronicizzarsi determini problemi di varia natura. L’insonnia si combatte, prima di tutto a tavola, con pasti regolari e bilanciati, ma anche con la giusta attività fisica e con la pratica di esercizi di rilassamento. A volte, però, i nostri ritmi di vita ci impediscono di consumare pasti casalinghi e di trovare il tempo per sport e meditazione e, dunque, l’assunzione di integratori per dormire bene può correre in aiuto. Anche se gli integratori alimentari non possono sostituire le buone abitudini sopra citate, i loro vantaggi sono evidenti e si riassumono con la velocità di assunzione e con la loro diversificazione a seconda del risultato che si vuole ottenere. L’importante, però, è scegliere prodotti di alta qualità, come quelli di VitaVi, la startup italiana molto apprezzata per la scientificità e l’efficacia dei suoi integratori, che ha pensato a V/Dream, per aiutare tutti coloro che desiderano dormire di più e meglio.
Se, però, l’integrazione può essere un supporto solo in alcuni periodi, chiunque abbia nel sonno il proprio tallone di Achille farebbe bene a praticare con costanza un’attività sportiva, in grado di produrre la giusta quantità di endorfine necessaria al rilassamento mentale e muscolare. Un’attività che non andrebbe mai praticata troppo a ridosso del riposo, per evitare la secrezione di troppa adrenalina. Le ore che precedono il riposo, infatti devono essere mirate al rilassamento progressivo, con la pratica di esercizi di respirazione, la creazione di un’atmosfera soft, senza luci o rumori forti, e con lo spegnimento di ogni device.