L’artista Laura Buzzetti
La lunga sosta nel Museo Michetti, in quel di Francavilla al Mare, mi ha dato la possibilità di visionare molto bene l’inaugurazione, caratterizzata dall’omaggio all’artista di fama internazionale Athos Faccincani, e al Memorial di Alfonso Sulpizio.Nel salone della manifestazione mi sono soffermata ad ammirare diversi quadri, tra i tanti mi ha colpito uno in particolare. La fascinazione è di, per se, un modo naturale di esprimere la personale caratteristica di un artista, che ha caratterizzato sin dai suoi esordi, una personale, appassionata e minuziosa ricerca.
Laura Buzzetti, in arte ARIA’ realizza molti dipinti popolati da forme organiche, sperimentando un linguaggio pittorico del tutto personale, spesso ispirandosi a formazioni insolite ed estrose la fascinazione nelle vesti, che avvolgono un simbolico corpo, a volte anche ambigue, rimanendo quasi sempre in equilibrio, tra rappresentazione reale e trasfigurazioni diverse, che produce meraviglia e stupore nello spettatore o fruitore occasionale, coinvolgendo il suo sguardo di ammirazione, sui suoi straordinari dipinti, unici ed accattivanti dispiegando il suo sottile sortilegio, anche attraverso i colori. Il suo stile pittorico è libero, eppure controllato, tra pittura e astrazione, quasi a cogliere l’immagine stessa, prima della sua dissoluzione nel tempo o l’integrale trasformazione da parte dell’artista. La scansione delle parole, nella pittura e scrittura di Arià, emerge, ed appare una buona metafora del linguaggio pittorico. Tanto, che l’artista si diverte a reinventare, e a rivestire la natura, con nuovi colori, quasi frammenti di realtà, creando un nuovo equilibrio, che sottende a contrastanti misure e che diventa metafora, quasi una finta desquamazione del tessuto pittorico. Molto interessante, la sua attuale cromia, che rimanda a un’esternazione di tutti i sentimenti, riflessioni, stati d’animo, dal loro garbuglio profondo ed emotivo emergono le scelte più vere e congeniali dell’artista.
Anna Sciacovelli