Sorge il Castello della famiglia Monforte, alcuni autori attribuiscono l’edificazione nel 1459 al conte Nicola II dei Monforte- Gambatesa detto Cola. Costruito in pietra, in sostituzione di una torre Lignea Longobarda.
Di certo la ricostruzione avvenne dopo il terribile terremoto avvenuto nel 1456, il conte fece abbattere le casupole ancora in piedi sulla sommità del colle, lasciando in piedi soltanto le chiese costruendo spostare la città verso il basso.
La famiglia Monforte fu feudataria di Campobasso dal XIV, e alla loro famiglia appartiene lo stemma che si trova nella chiave del portale originario; l’ingresso inizialmente del castello, era rivolto a Oriente, alla città sottostante, era staccato dal suolo da un fossato artificiale secco sul quale anticamente scendeva un ponte levatoio: Con la caduta e la messa al bando del conte Cola l’ingresso fu murato.
Ancor oggi L’unico ingresso praticabile è il vecchio Portale secondario, aperto sul piazzale posto di fronte alla Chiesa della Madonna.
Più che a stabile dimora del feudatario e della sua corte. Divenne poi parte integrante del muro di circonvallazione lungo cui correvano i piccoli fortilizi ed altre opere unite tra loro, per formare corpo unico con il castello chiamato il cammino della ronda.
In seguito, in pieno periodo aragonese, fu aumentato il numero delle porte inserite nell’ultima cinta muraria che oggi sono diventate sei.
Il castello poggia le sue basi su pianta quadrangolare su roccia calcarea del mote, si erge a scarpata con una grande torre rettangolare, un mastio. Le finestre poche e quadrate, i muri terminano con merli guelfi.
Adibito per un certo periodo a sacrario per i caduti di guerra. Nei sotterranei vi erano le carceri nota dimostrata da vari rogiti, viera anche un carceriere, chiamato castellano con tutta la sua famiglia.
Dal terrazzo si può accedere al mastio e siamo a 870 metri sul livello del mare, attualmente è attiva una stazione meteorologica dell’Aviazione Italiana.
Chiuso per due secoli, fu usato come camposanto provvisorio.
Nel 1858 il castello venne valutato appena 64 Ducati, e dopo lunghe trattative venne acquistato dal Comune il 10 ottobre 1861 per 460 ducati.
Anna Sciacovelli