Circa sessant’anni sono trascorsi, da quando il famoso fotografo Roy Colmer, ha catturato e fotografato con la sua semplice macchina fotografica, circa cinquemila porte della città di Manhattan ricavandone le sue autentiche foto di circa 14.000 immagini, che ora fanno parte della collezione della New York Public Library.
Il linguaggio visivo, del noto artista Londinese, è durato circa cinquant’anni, nato nel 1935 a Londra, sin da ragazzo, si è servito di una semplice macchina fotografica, per fermare il tempo, fotografando le porte più strane dei diversi quartieri della città di Londra o semplici ingressi delle case dell’ estrema periferia.
La sua domanda primaria, cosa avviene dietro quella porta chiusa?
Fotografo, pittore, grafico pubblicitario, artista a tutto tondo, artisticamente ha dominato con le semplici immagini, delle porte e dei portoni particolari, dagli anni settanta, sino agli ottanta poi si è data alla narrativa e all’arte contemporanea.
L’esplorazione di Roy Colmer, in questo processo, ha introdotto nella sua pratica pittorica, una serie di comportamenti ed effetti come movimento, tempo e ritardo dall’esterno della solita competenza del medium.
Nel 1975, smise completamente di dipingere e iniziò molti lavori con la sua macchina fotografica, dal 1970 al 1980 ha prodotto collages sette dei quali sono stati proiettati a Lisson.
In alcuni dipinti, l’artista ha usato linee orizzontali dipinte a spruzzo di uguale larghezza, a colori alternati, con una tonalità totalmente diversa, con una strana forma d’irregolarità, nel delineare in modo irregolare, la forma di una mandorla al centro.
I dipinti, evocano anche un’altra caratteristica visiva dei televisori, con bagliori luminosi di un’ immagine risucchiata in un vortice iridescente.
L’ artista Roy Colmer, è stato esposto alla teoria dei media, attraverso Almir Mavignier, suo costante consulente, presso la Hochschule fur Bildende Kunuste di Hamburg.
Dopo anni di lavoro artistico innovativo, l’artista Roy Colmer, muore a Londra nell’anno 2014, all’età di 69 anni.
Anna Sciacovelli








