“Lo Studio Proporziometrica di Anatomia artistica”, svolto dal Prof. Luigi Martino, un omaggio che fece al Papa Wojtyla, inserito in una pubblicazione: Con i “Crani di valore storico” di tutto il mondo abbiano finalmente ciascuno la propria “Carta d’identificazione”, secondo il sistema presentato, preciso e completo, di foto segnaletica perfezionata a tre dimensioni. Ciò indubbiamente ha massima importanza in campo artistico, antropologico costituzionalistico, medico – legale oltre che, culturale in genere.
Al suo attivo Ricognizione e Ricostruzione somato-metrica dello scheletro di San Nicola di Bari, da lui effettuate sia il 5 maggio del 1953, che l’otto maggio 1957. Bollettino di S. Nicola n. ro Speciale 1957 Aprile dicembre pg.101- Bari)
Vi sono uomini che appartengono alla Storia, uomini che non possono essere dimenticati! La storia ha diritto – ma aggiungo anche il dovere,- di conservare di questi un ricordo pure nelle loro immagini, proprio perché queste, molto spesso ne riflettono, come specchio esteriore, la personalità.
L’Artista a sua volta, che capace di dar espressione di vita con le sue mani all’inerte materia si proponesse di restituire le immagini di tali uomini in modo tale da far rinascere anche emozioni di cui essi furono capaci, tra coloro che li avvicinarono, ha diritto di ritrovare in ogni momento i reali, corretti valori metrici che dettero le vere proporzioni somatiche spaziali di tutto il volto del soggetto. E ciò non soltanto sulle due dimensioni (come può necessitare al pittore e al disegnatore, ma anche sulle tre dimensioni (come può necessitare allo scultore).
Ovviamente è allo scultore, che compete il compito di ricercare prima e insegnare poi.
Come operare e raccogliere in modo ordinato, i valori metrici, come usarli poi in caso di necessità, nella pratica artistica.
Allo studioso competerebbe, l’obbligo di creare e istituire una ”Metodica” che permettesse di raccogliere e conservare- in un’unica visione sinottica e in un quadro, il più semplice e il più pratico possibile- il complesso di tutti quei valori cefalo-metrici di proporzionalità, che fossero sufficienti a dare le caratteristiche dimensionali somatiche di ciascuna figura voluta.
Pertanto, sollecitato a risolvere tale problema, ho pensato di fissare e ingrigliare l’immagine della testa, in considerazione, entro un Reticolato, che fosse atto a dare coordinate cartesiane a tutti i punti interni della figura.
Un reticolato siffatto conserverebbe appunto definitivamente i rapporti esistenti tra le varie parti dell’immagine, rapporti che in seguito ogni artista avrebbe potuto precisare nei suoi valori matematici, quando lo avessero desiderato, facendo riferimento ai dati metrici delle coordinate cartesiane.
Forse, chi volesse in questo momento iniziare a occuparsi di questa richiesta si attenderebbe di ricevere dalla tecnica dei rilevamenti antropometrici, una pronta e pratica risposta risolutiva.
L’attesa sarebbe vana, giacche gli andrologi, per convinzione ormai inverterata, fissano preventivamente, per i rilevamenti, il cranio (e quindi anche la testa) su un piano orizzontale che corrisponde a quello del ponte osseo zigomatico. Tale piano è indicato come piano tedesco di Francoforte (orbita auricolare).
Al nostro scopo questo piano è del tutto inadatto, sia perché esso passa in gran parte per il cranio viscerale, sia perché non offre né una dimensione cranica stabile, valida per tutti come Parametro invariabile (alla quale fare poi riferimenti intrinseci di grandezza) né una scala metrica per le coordinate cartesiane.
I miei studi mi hanno permesso di dare diverse carte d’identità, il volto di San Domenico conservato a Bologna, quello di San Nicola da Mira, conservato a Bari. Nella metodica da me proposta, il Piano orizzontale cranico, su cui viene a essere fissata preventivamente la testa) deve quel basicranale (interposto tra cranio celebrale, in alto, e quello viscerale, in basso); tale piano passa in avanti per il Punto glabellare (o intersopraciliare), lateralmente per il punto sovra- auricolare (all’attacco superiore del padiglione auricolare, dietro al punto iniaco, o della protuberanza.)
Del volto di Papa Wojtyla ho riportato il reticolato quadrettato frontale utilizzabile da parte dell’Artista.
I Reticolati quadrettati che presento, rivelano le grandezze proporzionali intrinseche delle varie parti della testa in esame, ma possono rivelare anche le differenze comparative esistenti rispetto alle immagini appartenenti alle teste di altri soggetti: Tutto questo, avviene quando i reticolati fossero stati riportati secondo una Scala unica universale, che avesse distanza glabelloiniaca uguale a cento millimetri.
Infatti, i reticolati (a grandezza naturale sono quelli effettuati per mezzo di radiografia) possono essere ingranditi o rimpiccioliti tutti, fino a una Scala ecatimetrica unica, standard, quella di 100 mm. Questi ultimi possono essere poi sovrapposti vicendevolmente, per gli studi di comparazione proporziometrica.
La conoscenza della grandezza millimetrica del Diametro glabello iliaco, presa con il compasso di spessore potrà servire per ridare le grandezze naturali alla figura.
L’omaggio di questo mio lavoro a Papa Wojtyla, nel momento in cui Egli viene a calcare il suolo del mio paese natio, vuol essere espressione di rispettosa deferenza a un Uomo elettissimo.
A un Uomo che tutti i cittadini onesti del mondo intero non possono non riconoscere come il più solerte servitore e il più instancabile e coraggioso consolatore e difensore degli umili e dei deboli, a qualsiasi gente indiscriminatamente appartenente, in corrispondenza al messaggio di amore e di pace, affidatogli in questo momento dal Padre celeste sulla Terra, affinchè Egli lo trasportasse in tutte le coscienze.
Luigi Martino
Bari 26 febbraio1984
La sottoscritta Anna Sciacovelli ha riportato passo dopo passo, la ricerca condotta dall’Esimio professor. Luigi Martino.
Anna Sciacovelli