Visitiamo il Gargano, tra gli anfratti e le bianche scogliere di Vieste (FG) vi sono case incastonate come perle bianche, un panorama che s’irradia, con lo specchio di un profondo blu del mare, segnato da un monolite bianchissimo sulla sabbia arenaria, della vasta spiaggia, alla ricerca di Cristalda. La ragazza aveva capelli lunghi e del colore del sole,
Chi è Cristalda? E’ una dolce ragazza, che non può vivere lontana dal mare, la sera guarda la luna, le stelle, che sfavillano nel cielo turchino, la spuma delle onde, che ogni sera si avvicinano alla riva per venire a lambire la sabbia dorata, dove il suo giovane amore Pizzomunno, riponeva la barca, con la quale di notte si recava a pescare in alto mare.
Quando il giovane innamorato la notte andava a pesca, le sirene facevano ressa per salire in barca, in più, con il loro canto continuo, lo ammaliavano, nella speranza di sedurlo, ma lui fedele al proprio amore non si lasciava incantare, e lasciava fare, quello che volevano, mentre la sua mente, era impegnata a pensare al suo unico amore Crisalda, resistendo al loro canto ammaliatore e dal loro irresistibile fascino.
Le sirene ammaliatrici, provano a sedurlo, ma senza successo, così una sera umiliate e offese si vendicano in modo più atroce e malvagio decisero di farlo cadere nella loro trappola d’amore.
Una notte, un folto gruppo di sirene ammaliatrici emerse e trascinarono Crisalda, in fondo al mare incatenandola agli scogli, il giovane Pizzomunno devastato dall’ira, dalla rabbia e dal dolore, si pietrificò trasformandosi in un gigantesco faraglione. Le sirene dettero un’unica possibilità ai due fidanzati ritrovarsi ogni cento anni per una sola notte.
Scelsero il giorno 15 agosto, con la promessa di entrambi, che ogni cento anni, si sarebbero ritrovati, per ripete il rito, della loro promessa eterna d’amore. Ritrovarsi e amarsi, per quella sola e unica notte del 15 agosto, tra Crisalda e Pizzomunno.
Anna Sciacovelli