L’artista Giuseppe Potenzieri Pace, attraverso la ricerca, tra lo scarto non valido del lavoro stanziale del padre, riesce a trovare la materia prima per avvicinarsi alla sua arte.
Rigenerare rimasugli, di vecchi tubi, non toccando il nuovo, ma lavorare il vecchio e inusabile materiale, per creare e ricercare tra queste, tracce si ruggine, effettuando le personali esperienze di ragazzo prima e di giovane poi.
Nelle sue esperienze di lavoro riesce a vivacizzare il personale percorso, realizzando dal materiale di risulta belle e significative opere d’arte.
L’artista, sconvolge i famosi legami di causa effetto della scultura, preferendo il recupero di frammenti di ferro, dadi di tubi, forbici scalpelli, piccole piastre di piombo, “detti inutili”, da altre civiltà confinati in abbandoni preistorici, dalle nuovissime generazioni.
Le molte opere assemblate, sono la nuova memoria visiva e parlante, per comprendere appieno ricordi e miti dei tempi andati, per L’artista Giuseppe Potenzieri Pace, è una sfida materica e intellettuale e nello stesso tempo, finalizzata alla continua riscoperta degli antichi valori, che si possono chiamare anche universali quelli sempre invocati e facilmente scordati o dimenticati.
Un vero momento di riflessione, sul passato e sul presente, innanzi alle incertezze della vita attuale, mentre nella mente, si addensano i ricordi di quando da ragazzo, nell’incertezza o per mancanze di nuove idee restava a guardare tutti gli scarti che il padre lasciava cadere nel secchio dei refusi da gettare, ma che il ragazzo considerava ancora buoni da usare per la personale inventiva.
Sono passati molti anni da allora e il ragazzo divenuto adulto “Gioca” ancor’oggi con i refusi del padre per produrre le sue splendide opere, che lasciano solo un segno indelebile dei tubi, forbici, catene e lamine di ferro o di acciaio, un vago ricordo di ragazzo adulto, divenuto maestro d’arte.
Arte e cultura si fondono nelle opere di Potenzieri, nelle quali vibra la passione per il personale lavoro e il continuo miglioramento di se stesso, che lo ha portato a raggiungere le mete più alte della scultura in ferro, mete quasi inaccessibili ai più.
Spesso i suoi strani lavori per noi “OPERE”,tanto che quando partecipa ai diversi concorsi sono premiate.
L’artista, ultimamente è stato premiato con il Primo premio, a un concorso, nella Città di Lecce.
Anna Sciacovelli