Alba Carla Lauritai de Cèspedes y Bertini, nasce a Roma 11 marzo 1911, ha vissuto tra Roma Cuba e Parigi, figlia di Laura Bertini Alessandrini, di Roma e di Carlos Manuel de Cèspedes del Casillo, primo Presidente in armi, dell’isola Caraibica di Cuba, si era nel 1933.
Alba, vive una vita agiata, in una famiglia benestante e politicamente impegnata, progressista, antifascista, una bilingue Italiano – Spagnolo, e nello stesso tempo si esprime molto bene anche in francese, quasi sempre in viaggio, tra Roma e la sua città natale in Cuba, dove il nonno paterno, Carlos Manuel de Cèspedes del Casillo, era stato il primo Presidente dell’isola, ucciso dai militari colonialisti spagnoli, nel 1874.
Alba sin da ragazza, aveva a sua disposizione, diversi appartamenti nell’Avana, Parigi e in Italia, aveva una biblioteca personale “itinerante”. Da piccola, per ottenere la cittadinanza italiana nel 1926 si sposò alla tenera età di anni 15 l’anno dopo aveva già un figlio.
Nel 1938, pubblica il romanzo “Nessuno Torna Indietro” nello stesso periodo, instaura un ottimo rapporto con l’editore Arnoldo Mondadori, una solida amicizia che dura tutta la vita.
Partecipa alla resistenza, come partigiana attiva, senza farsi riconoscere si presenta col suo nome di battaglia, lavora in radio all’epoca la “EIAR” e nelle trasmissioni racconta le sue storie, firmandosi sempre col suo nome di battaglia, “Clorinda”.
Nel 1940, pubblica la raccolta dei suoi racconti dal titolo “Fuga”. Nell’anno 1943 giunge a Bari, presso la nota libreria di Giuseppe Laterza in via Sparano, per la stampa di un suo nuovo libro, in quell’occasione incontra il Direttore dalla Rivista “Pensiero e Arte” Luigi Spinelli de Santelena, con il quale instaura uno stretto rapporto culturale, che si protrarrà negli anni.
Nel 1944, seguendo il consiglio e l’esempio di Luigi Spinelli, fonda una sua rivista letteraria, dal titolo “Mercurio”, si avvalgono delle firme importanti di Alberto Moravia, Ernest Hemingway, Massimo Bontempelli e Sibilla Aleramo, con disegni di Maccari, Scialoja e Vespignani.
Le sue conoscenze si allargano sempre più, inizia a valorizzare le giovani firme, Bigianelli, Valter Mauro, Luigi Silori.
Non termina di scrivere Il suo ultimo romanzo “Con Grande Amor”, dedicato al rivoluzionario, Fidel Castro e alla rivoluzione Cubana.
Muore a Parigi il 14 novembre 1997
Anna Sciacovelli