Elisabetta Nata nel 1271 a Saragozza figlia di re Pietro d’Aragona e Costanza figlia del Re di Sicilia, prese il nome di Elisabetta, in memoria della zia Santa Elisabetta d’Ungheria, che si festeggia il 17 novembre morta 40 anni prima.
A dodici anni sposò il futuro marito re di Portogallo Dionigi. Suo marito condusse una vita dissoluta e mise al mondo molti figli illegittimi, che Elisabetta allevò affettuosamente assieme ai propri Alfonso e Costanza (futura Regina di Castiglia).
Si fece conoscere, per la carità verso i malati e i poveri, oltre per l’assistenza dei pellegrini, offri doti per il matrimonio di ragazze povere e istituì ricoveri per donne perdute pentite.
Mori il 4 luglio 1336 a Estremoz in Portogallo, sul letto di morte pronunciò i voti e fu eppellita nella cappella delle Clarisse di Coimbra, il corpo riesumato nel 1612 per la causa di canonizzazione fu trovato incorrotto. Fu canonizzata dal Papa UrbanoVIII nel 1625, Patrona di Coimbra è una delle tante patrone del Portogallo. Alla base del nome Elisabetta è il nome ebraico dell’Antico Testamento”Elisheba” della moglie di Aronne( adattato in greco come Elisabèth), composto con (El Dio e Sheba) “sette” ma in senso figurato: dato che il sette era ritenuto il numero perfetto, significava perfezione e quindi Elisheba significava” il mio Dio è perfezione” in seguito “sheba” fu interpretato come Shabat “riposare” quindi: “ il mio Dio è riposo”. Il nome di Elisabetta riappare nel Nuovo Testamento, per la moglie del profeta Zaccaria e madre di San Giovanni Battista, nella forma greca “Elisàbet”. Variante di Elisabetta è Isabella in Puglia ben 54.000 donne portano questo nome.
Anna Sciacovelli