I grandi nomi internazionali, il nuovo cantautorato italiano, la sperimentazione sonora, le tante sfumature della musica contemporanea, gli omaggi ai grandi maestri, l’opera e la musica classica. Gli appuntamenti con la musica del Romaeuropa Festival, tra le rassegne di maggior prestigio per la promozione e la diffusione dell’arte, del teatro, la danza e la musica, proseguono fino al 3 dicembre.
Dopo il grande successo dei progetti speciali di Dimartino-Cammarata, Colapesce e l’Orchestre d’hommes-orchestres, il 4 novembre sul palco del Monk salirà il geniale pianista e compositore Christophe Chassol, nuova stella della musica francese, per presentare “Big Sun”, ultimo capitolo della sua trilogia audiovisiva frutto di una ricerca sull’universo di suoni delle ex Indie Occidentali Francesi. Già direttore musicale per icone electro-pop come Sebastian Tellier e Phoenix e consulente per il producer Frank Ocean, ha fatto innamorare artisticamente personaggi del calibro di Laurie Anderson, Terry Riley e Gilles Peterson che nel 2014 ha programmato un suo live al Meltdown Festival di Londra.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=92JjUqtcYPI
Nelle architetture industriali de La Pelanda, l’11 novembre, è la volta di SyparioSylvano omaggio a Sylvano Bussotti di Tempo Reale Electroacustic Ensemble.Pittore, poeta, romanziere, regista teatrale e conematografico, attore, scenografo, costumista oltre che compositore, il poliedrico Bussotti è uno dei più grandi sperimentatori italiani del Novecento. Il concerto si presenta come un unicum originalissimo nel panorama interpretativo della musica del Maestro, attraverso una rilettura dei brani che integra improvvisazione, chiave scenica e strumenti elettronici.
Sabato 12 novembre appuntamento alla Casa del Jazz per la serata finale del concorso internazionale di composizione musicale per immagini “Sounds of Silences”. Bandito da Edison Studio, con il supporto della Società Italiana degli Autori e Editori al progetto SIAE – Classici di Oggi e con la collaborazione della Cineteca di Bologna e del Romaeuropa Festival 2016. Le opere presentate sono state 193, di cui 112 italiane e 81 dal resto del mondo. Saranno proiettati i film con le musiche realizzate dai tre finalisti del concorso: “Excursion sur jupiter” (1909) di Segundo de Chomòn, con la musica di Lorenzo Pezzella; “One week” (1920) di Buster Keaton e Edward F. Kline, con la musica di Vincenzo Core; “Poet from the sea” (1927) di Hou Yao, con la musica di Sauro Mori e Daniele Quaglia. Al termine l’assegnazione dei premi con la giuria internazionale formata da Gian Luca Farinelli (direttore della Cineteca di Bologna), Monique Veaute (presidente della Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura), Alvin Curran (compositore), Claudio Ambrosini (compositore) e Giulio Latini (docente di Comunicazione multimediale all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
Ancora, cinema e musica insieme in “Blackmail Project” il 13 novembre a La Pelanda. Conosciuto in Italia con il titolo Ricatto, Blackmail di Alfred Hitchcock è il primo film sonoro e contemporaneamente l’ultimo film muto nella storia del cinema inglese, passato dall’una all’altra versione in corso d’opera. Edison Studio, gruppo formato dagli acclamati compositori di musica elettroacustica Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani presentano una loro originale colonna sonora dal vivo per la versione muta del film.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=G_HNDfUyT5Y
Il 15 e 16 novembre da segnare sul calendario il concerto al Teatro Vascello di Raiz, leader degli Almamegretta, sul palco con il compositore Yotam Haber e l’Ensemble LCP diretto da Daniele Del Monaco per un grande evento coprodotto con Nuova Consonanza: un viaggio nelle antiche melodie ebraiche riattualizzate in un live per orchestra, voce e incursioni elettroniche, dal titolo “New Ghetto Songs”. Punto di partenza sono le oltre dieci ore di registrazioni realizzate tra il 1940 e il 1960 dal musicologo italiano Leo Levi con l’obiettivo di documentare l’esperienza ebraica attraverso la musica e il suono, alle quali si aggiungono le trascrizioni dei canti liturgici a cura del Maestro Elio Piattelli, ancora oggi eseguiti dal Coro del Tempio Maggiore di Roma. Un passaggio di tradizioni di generazione in generazione nel quale le musiche mutano, acquisiscono nuovo senso o vengono custodite e tramandate.
Il 19 novembre si torna a La Pelanda con il CRM. Il Centro Ricerche Musicali costruisce per Romaeuropa una serata interamente dedicata ai risultati delle nuove ricerche sull’interazione uomo-macchina che mirano a un sostanziale mutamento della relazione composizione/interpretazione. “Invisibile e Adattivo” è il titolo di un insieme di spettacoli musicali basati su due differenti strumenti/sistemi di generazione del suono (GeKiPe e SkinAct) e performati dal musicista e percussionista Philippe Spiesser.
Il 20 novembre è la volta di un’immersione tra la grande sperimentazione elettronica e contemporanea e il cinema fantascientifico. Il film cult di Andrej Tarkovskij, “Solaris”, rivive in “Music for Solaris” con l’esecuzione musicale di Ben Frost (chitarra elettronica e laptop), Daniel Bjarnason (direzione orchestrale e piano preparato) e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In parallelo procedono le elaborazioni video di Brian Eno e Nick Robertson, che utilizzano immagini tratte dal film. Un evento da non perdere all’Auditorium Parco della Musica.
Alla scoperta dei talenti italiani con la prestigiosa webzine Soundwall, il 26 novembre. Alcuni dei protagonisti della rubrica Giant Steps si esibiranno a La Pelanda, prima con una lecture e subito dopo con un’esibizione.
A distanza di due anni la compositrice italiana Lucia Ronchetti tra i nomi più rilevanti della sua generazione, torna il 26 e 27 novembre a Romaeuropa Festival insieme all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia affrontando il tema del digiuno volontario e femminile, nella suggestiva Aula X delle Terme di Diocleziano. “Inedia Prodigiosa”, infatti, è il titolo dell’opera corale che fa riferimento alla pratica ascetica medioevale altrimenti conosciuta come ‘anorexia mirabilis’: il digiuno autoindotto da donne e ragazze in nome di Dio, l’astensione dal cibo come fenomeno prodigioso della natura e della divinità.
Il Maestro Alvin Curran, già protagonista dell’affollatissimo concerto “galleggiante” a villa borghese porta in scena il 27 novembre, nella cornice dell’Accademia di Francia a Villa Medici, Endangered Species ossia The Alvin Curran Fakebook. Un’autobiografia atipica in forma di composizione sonora in cui, tra sperimentazione e ironia, ripercorre quasi 50 anni della sua musica.
Chiusura d’eccezione all’Auditorium Parco della Musica. Dal 1 al 3 dicembre l’Orchestra di Santa Cecilia sarà protagonista di Senza Sangue di Peter Eötvösdall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco. Il libretto di Mari Mezei, basato sulla parte conclusiva del romanzo, racconta la storia di un unico, drammatico, incontro.
Nella prima parte del concerto il direttore ungherese farà ascoltare il poema sinfonico “Dalla culla alla tomba”, una pagina di raro ascolto di Franz Liszt, e l’Adagio dell’incompiuta “Decima Sinfonia” di Gustav Mahler.