Una stratificazione di colori e di segni sulla tela della memoria, fanno riemergere profili noti e conosciuti, che valorizzano appieno il ricordo dei volti. Con un guizzo di creatività, l’artista riesce a donare a un corpo anonimo e sconosciuto, un’autentica vivacità di sembianze. Per dieci giorni, otto valide artiste, hanno tenuto banco presso il K2/ Studio-Galleria Anforah, di Giovinazzo, una mostra prettamente al femminile, voci di donne, che partono e si dirama verso altre donne, superando a piè pari, ogni tipo di barriera.
Un viaggio questo, che ha impegnato le mani e le menti di tutte le artiste che hanno partecipato a quest’evento e nello stesso tempo si sono cimentate nella creatività cercando di avviare un processo di superamento concreto, per una crescita personale.
In conformità a questi inalienabili valori, le donne artiste hanno cercato di riannodare le fila attorno ad un valido progetto di visibilità del proprio ruolo e lavoro, con l’impegno di continuare e diffondere le opere, attraverso una continua e costante presenza sul “mercato”.
Non a caso il critico d’Arte Francesco Mignavacca, ha usato un linguaggio adatto al momento dicendo tra l’atro: “Questa mostra, rende evidente l’idea che il femminile, inteso come principio ispiratore, dal quale far discernere i criteri di rappresentazione del bello, del mutevole, del misterioso, possa essere raccontato attraverso un linguaggio, quello pittorico, che mette in relazione i percorsi artistici individuali “.
Ogni artista, presente in questa mostra ha donato agli utenti, tutta la propria esperienza illusiva di una vita, che non conosce sosta e che resiste all’azione del tempo, per salvare, dal fluire del momento il labile ricordo del volto.+.
Il tessuto della memoria e della creatività si dipana nel tempo, che slitta verso un dirupo, dove lo spazio slittante, transita attraverso tracce di luci e di ombre, che si separa in un ordine perfetto.+
Il tutto si snoda, in un sincronismo di visioni, dove il segno approda in un mare di colori, nella compostezza cromatica individuale, si evince la maturità, che distingue le varie personalità.
Le artiste presenti, hanno dimostrato di avere a cuore, il valore del proprio vivere l’arte e combattono per allontanare movimenti non consoni, al loro percorso di vita attuale, dove la “modernità smemorata” porta alla dissoluzione totale dei “Valori” personali.
Coordinatrice dell’evento l’artista Raffaella Spadavecchia.
Le artiste: Anna Bello, Maria Pia Cafagna, Nica Cialletta, Laura Civita, Paola Ghiro, Daniela Pagliaro, Grazi Salerno e Mariella Sellitri.
Anna Sciacovelli