Natale è una festa internazionale che richiama ai valori di famiglia ed unione, però dietro i fiocchi natalizi si insedia un nemico comune: l’ansia.
A determinare questa dichiarazione sono i nostri dati di GuidaPsicologi, dove si nota un aumento delle richieste per ansia proprio in prossimità della festa. Osservando i dati raccolti, risulta che gli italiani ad Ottobre richiedono più supporto per psicologico per andare in contro alle feste, un 15,45% delle richieste annuali. Questo fenomeno si dilaga sino a Dicembre, mentre a Gennaio le richieste scemano per arrivare a Febbraio, dove si registra la minore quantità di richieste per ansia.
Complice di questa “isteria natalizia” sono tutti i riti e compromessi richiesti dall’occasione: regali, cene, riunioni familiari e tra amici, abbuffate e conti in sospeso.
Per interpretare meglio la cosiddetta “Ansia Natalizia”, noi di GuidaPsicologi abbiamo chiesto il parere ad alcuni professionisti del settore:
Dott.ssa Silvana Ceccucci
L’ansia del Natale esiste e credo che un po’ tutti l’abbiamo provata. Potremmo definirla come un tipo di “ansia sociale da prestazione” e dico questo perché il Natale è una festa importante che ci vede coinvolti in diversi momenti familiari e sociali con “incontri ravvicinati” che coinvolgono spesso parenti vicini e lontani e situazioni mondane nelle quali, oggi, viene data importanza soprattutto all’apparire….Lo stress che sopraggiunge a partire dai giorni che precedono il Natale può trasformarsi in vera e propria ansia durante le stesse festività e manifestarsi con vere e proprie crisi di panico. A Natale tutte le complessità familiari vengono a galla e non si possono ignorare.
Il Natale deve tornare, anzitutto ad essere Il Natale, cioè una festa dell’Amore e della Grazia Divina cioè il Bello, il Buono e il Vero che c’è nel mondo. Non occorre essere religiosi perché il bello, il buono e il vero, nel mondo esistono e sono nell’interiorità di ogni persona “di buona volontà”, quindi tutti possono celebrare il Natale con spirito semplice e positivo, credenti o non credenti. Riportare tutto alla semplicità, alla “piccolezza” delle cose. Proporsi di interiorizzare questi valori e realizzarli nelle manifestazioni reali della festa. Poi relazioni in semplicità, nessun gran confronto, nessuna grande discussione, tutto pacato e un poco più “spento”.
In questo stile il vero Natale risalterà nella sua essenza e ci sarà una vera celebrazione. Le feste saranno molto meno ansiogene e si starà meglio. Vorrei proprio che il Natale fosse così in totale “remissione” di ogni materialismo e nell’armonia.
Dott. Leonardo Mometti
“Non esiste una patologia ufficiale relativa all’ansia da Natale, tuttavia posso dare un ” Messaggio di Natale ” personale. Natale può essere un tempo di stress e di ansia dove apparentemente piccole questioni possono assumere un grande peso nelle nostre vite emozionali. Quando qualche faccenda rimane al palo, un evento significativo come Natale, è inevitabilmente stressante e procura ansia. Questa ansia in se non è maligna. È come noi interpretiamo le nostre risposte fisiche, i modi di vederle come inevitabili, che fa la differenza…”.
Dati ISTAT
Rifacendoci ai dati ISTAT la spesa dedicata ai regali di quest’anno è in aumento dopo 7 anni, il che fa presupporre una maggiore disponibilità economica, e magari anche psicologica, all’acquisto dei doni. Probabilmente gli italiani stanno registrando una crescita economica che rende più disponibili alla spesa, però quando bisogna “fare i conti” con le emozioni sembra che ci siano ancora difficoltà nel gestirle durante questo periodo.
Noi di GuidaPsicologi.it consigliamo di celebrare un felice Natale a tutti, in compagnia dei propri cari e con l’aiuto di qualche esercizio di rilassamento affinché l’ansia non trasformi il vostro Natale in un incubo!