Noci da bere sono uno dei liquori più antichi del mondo,chiamato Nocino. Il notaio Pellegrino Grappi, vissuto nel Settecento, dedicò allo studio della noce i suoi anni migliori.
Il frutto è un seme molto nutriente, ricco di acidi grassi insaturi, di potassio, calcio rame magnesio è una buona fonte di vitamine A, B1, B6 e PP.
Originario dell’Asia centro –occidentale e dell’Europa, predilige terreni calcarei, si è diffuso nella pianura della bassa montagna.
Il folcrore lo inserisce e lo annovera nella saga del solstizio estivo, nella notte di San Giovanni, quando le famiglie di quasi tutta l’italia, preparavano con i malli ancora immaturi messi a macerare nell’alcol un infuso chiamato “nocino”.
Uno dei liquori più antichi del mondo, il nocino,”noci da bere” le noci devono essere raccolte immature, da mani femminili a piedi scalzi la notte di San Giovanni, cioè il 21 giugno, in concomitanza con il solstizio d’estate, detto anche “tempo balsamico”.
E’ un infuso liquoroso della famiglia “ratafià” diverse sono le qualità di noci ma quella più pregiata è quella della Costiera Sorrentina, ma la coltivazione è presente in special modo nel Vallo di Lauro Baianese e nell’area del Taburno e della Valle Caudina, nella Piana Casertana, dei monti Piceni, e nella valle dell’Irno, il frutto si raccoglie dai primi giorni del mese di settembre, sino alla fine di ottobre.
Anna Sciacovelli