La Onlus compie 20 anni. Sono centinaia i malati inguaribili curati gratuitamente dai suoi professionisti e volontari. Pazienti, adulti e bambini, assistiti a domicilio e nell’Hospice gestito dall’associazione. “Difendiamo il diritto di tutti ad essere accompagnati verso una morte serena”, dice la presidente, Eugenia Malinverni. Al via un nuovo progetto di Pet Therapy.
“Vogliamo che tutti abbiano la possibilità di essere accompagnati nel modo migliore verso una morte dignitosa e per quanto possibile serena”. Eugenia Malinverni, presidente di Luce per la Vita Onlus, sintetizza così gli scopi della sua associazione, che opera gratuitamente nel settore delle cure palliative, cioè di quegli interventi che mirano a contenere il dolore fisico, il corollario dei sintomi che accompagna la fase avanzata di molte malattie e a sostenere la sofferenza dell’intera famiglia, anche dopo il decesso. In Italia l’accesso alle Cure palliative è un diritto riconosciuto per legge.
La Onlus nasce nel 1997, a Torino. Ha più di cento soci, oltre 40 professionisti, tra collaboratori e dipendenti, e numerosi volontari. Opera su un territorio che si estende dalla cintura Ovest di Torino fino ai confini con la Francia. Unica in Piemonte, eroga cure palliative pediatriche con un protocollo d’intesa con le Asl torinesi e l’Ospedale Infantile Regina Margherita. L’assistenza è attiva 24 ore al giorno, sette giorni su sette, con reperibilità notturna infermieristica. Dal 2011 gestisce l’Hospice Anemos, situato all’interno dell’Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino). Due anni fa ha dato vita ad Anemos-curando s’impara, ente di formazione accreditato presso la Regione Piemonte. L’ultima novità è il progetto di Pet Therapy che partirà nelle prossime settimane nell’ Hospice di Orbassano: “La letteratura scientifica ha dimostrato – spiega la dottoressa Malinverni – i benefici psicologici, ma non solo, che derivano da terapie, anche palliative, con l’utilizzo di animali domestici”.
Nel 2016 Luce per la Vita ha assistito gratuitamente 409 pazienti a domicilio e altri 160 nell’Hospice, che ha avuto un tasso di occupazione degli otto letti disponibili del 100%. Nel primo semestre di quest’anno i pazienti assistiti sono stati rispettivamente 251 e 79. La onlus svolge anche un servizio di consulenze psicologiche ambulatoriali (252 consulenze e 4 incontri di gruppo nel 2016). In Luce per la Vita s’intrecciano le professionalità di medici, infermieri, psicologici, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, assistenti spirituali e volontari, tutti formati secondo gli standard della Federazione Cure Palliative. Si impegnano anche nelle iniziative dell’associazione per la raccolta fondi e per la diffusione, attraverso eventi e dibattiti, della cultura delle cure palliative soprattutto fra i medici di famiglia.
“La richiesta di cure palliative – spiega la presidente – è in continuo aumento. Non sono solo più richieste per persone affette da malattie come il cancro, ma anche da patologie croniche con una prognosi breve. Un altro fattore è il costante invecchiamento della popolazione: in Italia si è passati in 10 anni da 11,7 milioni di ultra sessantacinquenni (20,1%) a 13,5 milioni (22,3%). Secondo molti studi, nei paesi occidentali necessita di cure palliative l’1-1,4% della popolazione, il 40% dei ricoverati negli ospedali per acuti e fino al 65% di quelli ricoverati in case di riposo. Aiutare associazioni del terzo settore, come Luce per la Vita, è importante sotto il profilo umano e sociale: non solo offrono un sostegno psicologico prezioso a pazienti ad alta fragilità, ma educano anche alla solidarietà, contrastando la deriva individualista della nostra società, la solitudine nel dolore e la cultura del “ricco, bello, in forma e famoso”.
Luce per la Vita è sostenuta dai proventi delle convenzioni con il Servizio Sanitario Pubblico, della Compagnia di San Paolo, della Tavola Valdese, della Fondazione Magnetto, dalle campagne di raccolta fondi e da donazioni spontanee.