Nata a Venezia il 3 aprile del 1880, Margherita Grassini, è una bella ragazza, si sposa a 16 anni, la giovanissima donna, capelli rossi, occhi azzurri, raffinata, colta piena di charme, la giovane Grassini, sposa l’avvocato Cesare Scarfatti, un’eminenza grigia dell’alta finanza meneghina.
La giovane signora Scarfatti e madre di due figli, alla morte del padre, nel 1902 eredita un appartamento a Milano, il suo nuovo palazzo di Corso Venezia n. 95, diventa un salotto letterario, un salotto, dove s’incontrano in stretta simbiosi, politica, finanza, cultura e religione.
Margherita, scrive una breve prosa sull’arte moderna in una rubrica su“Il Popolo d’Italia ” e “Sull’Avanti” , prediligendo l’astrattismo e tra i tanti artisti del momento si occupa di Carrà, Sironi, Bontempelli e Tosi, seguiranno poi Balla,De Pero, Casorati, De chirico e Campigli,
Nel 1913, In una Galleria d’arte moderna conosce Benito Mussolini, è un incontro clamoroso, Lui abituato ad amori sbrigativi, Lei di contro, ad amori raffinati ma viene ammaliata immediatamente, dalla sua irruenza, della sua natura romagnola.
Dopo la prima guerra, dove Margherita perde il suo amatissimo figlio Roberto, il legame con Benito diventa più stretto.
L’avvocato Cesare, non può ignorare un curioso e insopportabile menage a trois, visto che tutto quello che avviene in quella casa accade sotto i propri occhi.
Vela, così la chiama Ben, riesce a trovare finanziamenti per il fascismo e perfino nelle banche francesi; è al suo fianco durante la Marcia su Roma, diventa la musa, di Ben terribilmente detestata, dai gelosi gerarchi del momento.
I due innamorati s’incontrano nella villa “il Soldo” a Cavallasca , presso il lago di Como, il loro legame, non è mai stato tranquillo, pur essendo lei, una delle tre donne più importanti nella vita di Ben. Lo stesso Ben, la critica per la sua eccessiva avarizia.
Nel 1926, la Scarfatti scrive Dux una biografia, rivista e corretta dallo stesso Mussolini, che ebbe grande successo, nel 1930 , la coppia avrebbe avuto un figlio, morto a sei mesi e sepolto in un cimitero di un paesino veneto.
Il percorso di coppia, traballa spesso e volentieri tanto, che nel1936, Vele decise di lasciarlo dopo averlo atteso per due ore nell’anticamera a Palazzo Venezia, dove intravide la giovane Claretta Petacci.
Dodici anni dopo, il libro “DUX” (1938), verrà ritirato e bruciato, per motivi razziali, la madre di Margherita, era di origine ebraica.
Per cause razziali nel 1939, emigra in Svizzera, poi Argentina, torna il Italia nel1947 , quando tutto è stato travolto dalla storia, a nulla più serve nascondersi, il tempo ha piegato molte teste
Muore a Como nella sua grande villa di Cavallasca il 30 ottobre nel 1961,
Anna Sciacovelli